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I dati Arpac relativi alla qualità dell’aria in Casoria sono allarmanti, il WWF scrive una lettera all’amministrazione

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La qualità dell’aria di Casoria è pessima: il nostro comune supera di ben 18 volte il limite consentito per l’emissione di materiali inquinanti.

Un record assolutamente al negativo: in territorio casoriano vengono emessi troppi gas nocivi e fino ad oggi poco o nulla si sta facendo per attuare un’inversione di tendenza.

I residenti continuano ad ammalarsi, l’area viene chiamata assieme ad altre del circondario, il “triangolo della morte”, una bonifica o provvedimenti per ridurre le emissioni, al momento, non se ne vedono affatto.

La situazione ha destato la preoccupazione del WWF: in una lettera datata 19 aprile 2018, ecco cosa i dirigenti dell’associazione, hanno scritto all’amministrazione comunale:

“Vi comunico che gli ultimi dati di monitoraggio dell’ARPAC hanno evidenziato una situazione critica della qualità dell’aria del vs Comune(postazione di Casoria Scuola Palizzi) in relazione ai PM10.                                                                                                

I dati di fine 2017 hanno evidenziato N°61 superamenti, mentre i dati più recenti del 16 Aprile 2018 hanno evidenziato che la situazione è altrettanto critica, con N°18 superamenti.

Faccio presente che,                                                                                                                                                           

– il limite fissato dalla normativa europea è pari ad un massimo di 35 superamenti l’anno;                                 

– è in corso una procedura di infrazione sia per i PM10 che per gli NO2;                                                                  

– questa volta, le multe potrebbero essere molto più ingenti per non parlare della media di morti causate dall’inquinamento che vede l’Italia ben oltre la media europea;

Avendo il WWF l’obiettivo primario di tutelare l’ambiente, chiedo di fornirmi copia non dichiarata conforme all’originale (ai fini dell’imposta sul bollo) di eventuali documentazioni attestanti provvedimenti che la Vs. amministrazione intende prendere per ovviare a queste gravi problematiche (L. 241/90 modificata e integrata dalla L. 15/2005 – e recenti modifiche in tema di trasparenza “Approvazione del FOIA”)”.

Per ora, assicurano gli scriventi, non è stata ancora ricevuta alcuna risposta; gli stessi si chiedono se la missiva, a questo punto, sia stata effettivamente ricevuta e se dei rimedi concreti saranno presi nel più breve tempo possibile.