Home Cinema & Teatro “Giulia”: il cortometraggio, casoriano, di una donna alle prese con i pregiudizi.

“Giulia”: il cortometraggio, casoriano, di una donna alle prese con i pregiudizi.

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In vista della messa in onda di domenica 19 febbraio alle ore 17:15 su canale 100 del digitale terrestre, abbiamo incontrato il regista casoriano Salvatore De Chiara, lo abbiamo conosciuto e gli abbiamo fatto per voi delle domande.

Il cortometraggio, realizzato in parte nella nostra città, è stato selezionato in ben tre festival: Chianciano Terme, il CortoDino e il Foggia Film Festival.

 Chi è Giulia?

Giulia è una donna alle prese con la sua vita quotidiana e costretta a fare i conti con le false considerazioni della gente su di lei. L’idea nata nel 2013 era quella di mostrare la sua personalità e la contraddizione con l’immagine percepita dalla gente.

Una riflessione, dunque sul tema del pregiudizio, che mette insieme riflessione oggettive e personali con l’idea di mostrare una persona che da una parte E’, dall’altra APPARE.

 A chi ti sei ispirato?

Pur non essendo un gran cultore di teatro, sono sempre stato attratto dal genere epico di Brecht studiato durante il periodo di formazione universitaria.

Di lui ho cercato di trasferire nel mio cortometraggio: gli effetti di straniamento, il punto di vista apparentemente sociale, la rottura della quarta parete e la critica del personaggio.

Cosa è cambiato durante la realizzazione del cortometraggio?

Inizialmente la storia era molto più lunga e si chiamava “La vita di Justine”. Quando ho iniziato a sviluppare la storia e la sceneggiatura, grazie al decisivo aiuto dell’amica Claudia Volpe, che sul versante della scrittura, ha inciso con un carico di umanità, ho ridotto la durata e i lati della personalità.

Ho pensato che in questo modo potesse essere più incisa e versatile, da qui anche l’italianizzazione del nome.

Hai lavorato con molti amici, è cosa poco diffusa in un ambiente così competitivo:

Sono riuscito con piacere a coinvolgere amici e amiche, noti anche per la loro bravura e sostenuti da una ricca formazione: Letizia Laezza, nel ruolo della protagonista, Valentina Iniziato, Giuliana Orlacchio, Federica Mazzarella, Mariasole Pollio, Paolo Gentile e Francesco Mazzarella.

E’ stato grazie alla sintonia creatasi e al loro sostegno, che sono riuscito tra mille ostacoli a iniziare le riprese.

Abbiamo lavorato in squadra e, tra giugno e luglio dello stesso anno, siamo riusciti a portare al termine il progetto.

Il tutto poi è stato armonizzato dalla colonna sonora di Luca Di Lauro.

Alcuni luoghi del nostro territorio hanno fatto da scena al tuo lavoro, quali?

Come location mi sono avvalso sia di strutture private che pubbliche della provincia napoletana, tra tutte il Centro di Lettura Ipazia (zona cittadella) e l’Officina Musicale Secondigliano.

In

bocca al lupo per i tuoi prossimi lavori!