Il tema della violenza familiare e dell’abuso nell’infanzia ha sempre avuto un enorme rilevanza già a partire dall’antica Grecia, quando le bambine abbandonate, diventavano oggetto di proprietà della persona che le trovava.
Volendo definire il maltrattamento bisogna rifarsi alla definizione data dal Consiglio di Europa secondo cui integrano maltrattamento “gli atti e le carenze che turbano gravemente il bambino, attentano alla sua integrità corporea, al suo sviluppo fisico, affettivo, intellettivo e morale, le cui manifestazioni sono la trascuratezza e/o le lesioni di ordine fisico e/o psichico e/o sessuale”.
Nelle sue differenti manifestazioni i maltrattamenti e l’abuso sono fenomeno sommersi in quanto essi vengono alla luce solo quando hanno raggiunto livelli di gravità elevati e se, nella forma del maltrattamento fisico e nella trascuratezza i “segni” sono più manifesti e facilmente riconoscibili, il maltrattamento psicologico e l’abuso sessuale sono i più difficili da essere individuati se non quando hanno già determinato effetti devastanti sullo sviluppo della personalità del bambino.
Di fondamentale importanza è il ruolo dei genitori.
Bisogna educare ed educarsi alla genitorialità, essa diventa il mezzo per capire il proprio “io” permettendo così di creare nuovi atteggiamenti e stili di vita, per farlo rilevare. È solo comprendendo il sistema familiare che si possono dare delle risposte ai tanti perché che rimangono chiusi nell’anima di chi subisce e chi con occhi velati fa finta spesso di non vedere!.
Nel rilevamento sono coinvolte diverse aree professionali.
Il counselor (che etimologicamente significa “venire in aiuto”), il quale utilizzando apposite tecniche di comunicazione, aiuta appunto, il soggetto bisognoso a superare quei problemi che gli impediscono di esprimersi pienamente e liberamente nel mondo esterno, ponendo particolare sia al comportamento dei genitori che all’impatto che esso ha sui figli.
Il giudice penale ordinario, sovente del giudice delle separazioni, dei servizi sociali, dei servizi medico specialistici e degli avvocati è, sicuramente, il Tribunale per i minorenni, ecc…
Tutto ciò trova la sua sintesi nelle parole di Pablo Neruda: “Lasciate tranquilli quelli che nascono. Non preparate già tutto pensato. Non leggete a tutti lo stesso libro. Lasciate che siano loro a scoprire l’alba e a dare un nome ai loro baci”.
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