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“Vibrazioni” terza tappa. Vernissage il 23 Marzo a San Severo a Pendino, Napoli.

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Al via la terza tappa di “Vibrazioni” seconda edizione, il Festival di arte contemporanea, cultura e benessere. L’evento ha fini di solidarietà e sostiene le iniziative umanitarie rivolte all’infanzia disagiata, di Unicef Campania. La rassegna apre con il vernissage della mostra collettiva di arte contemporanea, giovedì 23 Marzo alle 17,30, che avrà luogo nel complesso monumentale di San Severo a Pendino a Napoli. Gli artisti esponenti, devolveranno il contributo di partecipazione all’Unicef, mettendo a disposizione per una campagna di sensibilizzazione sociale ed intervento comunitario, la propria creatività e la capacità comunicativa delle opere. Già in passato, artisti di rilievo, non avevano mancato di aderire ad iniziative volte a sollecitare l’attenzione e l’operato delle persone, sulla solidarietà verso i deboli ed i disagiati e su accadimenti e problematiche importanti. L’arte si è fatta più volte dunque, cassa di risonanza, vero strumento attivo. Keith Haring, ad es.,esponente della corrente dei graffitisti che si espresse negli anni ’80,  operò nelle città statunitensi e nei ghetti malfamati come quello di Harlem e nutrì un incessante interesse per l’infanzia, legato ad una profonda sensibilità. Un anno prima della sua precoce morte, dovuta all’infezione da HIV, egli creò una fondazione a suo nome con scopo di beneficenza a favore dei bambini e dei malati di Aids. Egli finanziò associazioni come la stessa Unicef, ed altre, alle quali cedette i diritti di sfruttamento delle proprie opere. Un altro esempio di un flusso d’arte del passato che fu volto a scuotere le coscienze in maniera diretta e perentoria, è stata l’iniziativa “Terrae Motus”, ideata ed organizzata dal gallerista Lucio Amelio.  Rivolta al drammatico sisma dell’Irpinia del 1980, essa fu un riflettore sulla catastrofe ed un catalizzatore di energie e sforzi comunitari, per intervenire con immediatezza sul post terremoto, per prestare sostegno ai terremotati. Tra gli artisti che aderirono alla collezione, vi fu Andy Warhol, personalità di spicco della Pop Art americana. Egli rielaborò con una tipica serigrafia, il titolo della pagina del “Mattino” di Napoli del 26 Novembre del 1980, “Fate Presto”. L’opera, con questa frase, duplicata  su due pagine affiancate, una bianca e l’altra nera, usa soltanto l’esaustivo titolo, per racchiudere l’unica importanza del bisogno di un intervento immediato. Warhol voleva ottenere di suscitare direttamente la reazione emotiva e la volontà dell’azione solidale del lettore del titolo. La tempestività dell’aiuto nelle situazioni di disagio mondiale e nella fattispecie delle problematiche dei bambini, viene raccolta dall’Associazione culturale Arianna e dagli artisti di “Vibrazioni”,  ed ancora una volta, si è pensato attraverso le potenzialità dell’arte, di ampliare e fortificare il messaggio di sostegno e speranza, per far vivere a tutti i bambini del mondo, un’esistenza dignitosa. “Vibrazioni”, che per questa occasione si offre anche scoprire artisti stranieri ospiti, come il senegalese Dijbi Baye e il coreano Jongo Park, ha pensato all’interazione dell’arte con altre espressioni della cultura e organizzato un ricco ventaglio di presentazioni per gli spettatori. Gli eventi sono stati calendarizzati nella locandina che segue in allegato.