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Verità e giustizia per Stefano Basile e Antonio Ferrara. Casoria sgomenta per un altro caso di incidente sul lavoro di un operatore di Casoria Ambiente

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befIl giornale di Casoria, editore, direttore e tutta la redazione,  partecipano al dolore della famiglia di Antonio Ferrara, tragicamente scomparso ieri mentre svolgeva il suo lavoro. Dopo questo tragico incidente, sono arrivate, come logico che sia,  le dichiarazioni degli esponenti politici del territorio, che fanno da cornice al cordoglio che tutta la città esprime alla famiglia di Antonio . Lo sconcerto e la delusione hanno invaso la città. Difficile trovare le parole per esprimere il dolore e il dispiacere, non c’è stato il tempo di assimilare la perdita di Stefano, che  le stesse sensazioni provate un mese fa hanno fatto irruzione nelle nostre vite. La prima dichiarazione, a poche ore dalla tragedia, è arrivata dalla consigliera del movimento 5 Stelle Elena Vignati, che dopo le canoniche condoglianze, ha ribadito il suo invito a verificare le procedure di lavoro, per garantire la sicurezza, per evitare che si possa assistere ad altri episodi del genere. Chiudendo con la speranza che il sindaco oltre al cordoglio alla famiglia porga anche le scuse. Non si è fatta attendere nemmeno la consigliera di Campania Libera, Luisa Marro, che ha espresso il suo cordoglio alla famiglia e lo sgomento per il tragico evento, oltre che chiedere con urgenza l’apertura di un tavolo di discussione sulla tematica “sicurezza sul lavoro”. Anche Carlo De Vita del movimento Casa Casoria, ha ripubblicato la dichiarazione di un mese fa, esprimendo il suo cordoglio alla famiglia e aggiungendo un laconico “al peggio non c’è mai fine” rivolto alla situazione di Casoria Ambiente. In serata è arrivata anche il comunicato stampa della consigliera regionale Antonella Ciaramella che dopo aver espresso cordoglio e dispiacere, chiede senza mezzi termini, l’intervento degli organi inquirenti, per far luce sulla questione e l’intervento della politica che deve affrontare concretamente questo annoso problema. A questo momento non siamo venuti a conoscenza di dichiarazioni del sindaco Fuccio e dell’assessore D’Anna sull’accaduto, nonché dei vertici di Casoria Ambiente. L’inchiesta aperta sulla morte di Basile, che ha prodotto gli avvisi di garanzia, portò alla luce mezzi non a norma e lacune nella sicurezza, il ripetersi della tragedia, porta a chiedersi quale sia la reale situazione, quale destino aspetta gli altri operai se non si interviene seriamente e tempestivamente sull’intera organizzazione.