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Uniti per Casoria. Ad Arpino-Cittadella, Hotel Futura incontro informale organizzato della lista civica Uniti per Casoria.

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Incontro “per amici” di breve durata alla quale hanno partecipato circa una quarantina di persone, e dove sono stati presentati una parziale composizione della lista e un abbozzo di programma. A moderare tale incontro Marco Colurcio, ex consigliere per l’amministrazione Carfora e candidato nelle ultime amministrative per “Uniti per Casoria”. Sono intervenuti il “fratello maggiore” Camillo Rapullino e il dottor Mariano Marino, cofondatori del Movimento Noi d’Arpino, il primo assessore durante l’amministrazione Polizio (sia 1989 che 1991) e il secondo durante quella più recente di Carfora; Antonio Lanzano portavoce dei Verdi per Casoria, candidato alle ultime amministrative per “Uniti per Casoria”, assessore durante l’amministrazione Carfora; il cavalier Raffaele Anastasio, filantropo ed evergeta, promotore e animatore del Codacons Casoria. Queste prime quattro personalità non si presenteranno alle elezioni, limitandosi a un sostegno morale e pratico grazie all’esperienza conseguita durante le passate amministrazioni.

Se molto probabilmente Marco Colurcio sarà la punta di diamante di questa lista, tra gli altri nomi dei candidati ci sono l’esperto Raffaele Petrone, eletto come consigliere nelle scorse amministrative per “Uniti per Casoria” e consigliere durante l’amministrazione Carfora; Loredana Micco, vicepreside della Scuola Giacomo Puccini e candidata per l’Italia dei Valori durante le ultime amministrative, i volti nuovi Anna Piscitelli e la giovanissima Emiliana Castaldo, la quale rappresenterà le periferie di Casoria.

Una lista che nelle parole e nelle intenzioni sembra voler puntare sul rinnovamento, sulla novità e sull’impegno della cittadinanza però attraverso il consiglio e l’opera di esponenti esperti della vecchia classe dirigente.

L’incontro informale e per amici nella sua brevità è stato principalmente un elogio dei vecchi esponenti e delle loro battaglie, una speranza di portare a casa un alto numero di consiglieri e la necessità di tutte le periferie di unirsi per combattere per i propri diritti.

Tra i temi proposti nel breve incontro: la necessità di difendere la posizione dell’ufficio tributi ad Arpino; la denuncia della rimozione del drappello dei vigili urbani a Via Benedetto Croce; lo stato pietoso degli uffici comunali in tale via tra i pilastri che mostrano la loro rugginosa armatura in ferro e l’assenza di manutenzione ai defibrillatori. Critiche alla precedente amministrazione riguardo la gestione dell’ex snaidero trasformata in un asilo nido giudicato inutile per li veri bisogni della cittadinanza, una gestione superficiale del trasporto urbano nel focalizzarsi testardamente sul collegamento Arpino-Afragola/Casoria Centro e non su Arpino-Napoli; la non risoluzione della questione di Via Giotto o dello sversamento di rifiuti nell’area retrostante al Mediaworld; infine la vivida preoccupazione che il futuro eco-distretto rifiutato al confine di San Pietro-Casoria possa essere collocato nelle terre demaniali ad Arpino.

Non è mancata qualche accenno di polemica sulla questione del simbolo: un partito che punta alle periferie non può contenere all’interno del simbolo solo alla periferia di Arpino. È mancata la question-time sostituita dal solito invito alla società civile di sostenere tale lista.