Home Cronaca & Attualità Una nuova versione di dama: via Aniello Falcone!

Una nuova versione di dama: via Aniello Falcone!

249
0

Via Giotto, strada da un trentennio circa nominata e rinominata per le sue pessime condizioni, utilizzata in campagne elettorali da diversi candidati Sindaci, una faccenda dalle molteplici sfaccettature.

Tutta la zona è definita privata, di proprietà della famiglia Crisci – Palladino, ma ad utilizzo pubblico.

Qui vi sorgono palazzoni con abitazioni vendute e rivendute, numerosi esercizi commerciali, una scuola media, palestre e depositi; insomma una commistione di interessi e situazioni diverse.

Una querelle, quella dell’acquisizione a patrimonio comunale che va avanti da più di trent’anni, arrivata pochi anni fa a quello che sembrava essere un punto di svolta; la sottoscrizione di un accordo/intesa tra i proprietari e l’ente comune. Da allora il nulla.

Ritorneremo sicuramente sulla situazione Via Giotto, ma ciò che oggi ha, tra critiche ed ilarità, attirato l’attenzione di molti è il grossolano tentativo di porre rimedio alla disastrosa situazione di via Aniello Falcone, piccola arteria della strada in questione.

Via Aniello Falcone detiene probabilmente il record di strada col più alto numero di buche vista la sua esigua misura, lunghezza 200 mt circa per 5-6 di larghezza.

Ebbene proprio qui sembra assistere ad un capolavoro di arte astratta. Secchiate di asfalto buttate qui e là nella vana, oltre che dispendiosa, speranza di porre rimedio alle continue lamentele dei residenti.

Sui social si è scatenata la battaglia a chi con maggior ironia commenta il maldestro tentativo.

“Una nuova versione di dama” si legge, “Strada da Guinness world Record” ancora scrivono, “opera d’arte contemporanea, come Beirut dopo il bombardamento” ed ancora “Però avrei messo un po’ di colore”. Questi alcuni post tra i più divertenti, ma c’è chi pensa anche all’aspetto economico al di là della bruttura; “costa di più mettere toppe alla strada che rifarla interamente. Gli unici che sembrano non saperlo sono gli impiegati comunali, inoltre le toppe durano poco e quindi tra poco saremo punto e a capo”.

Quanto dureranno i rappezzi lo sapremo a breve, il fatto che lascia maggiormente perplessi è la mancata possibilità di fare un lavoro a regola d’arte, spendere qualche ora in più per dare alla zona, ed ai residenti, un motivo per credere che le cose pian piano possano migliorare. Peccato altra occasione bucata.