E’ arrivato puntuale, come ogni anno il gran caldo, e con esso la voglia del mare e soprattutto di esporsi al sole per un’abbronzatura perfetta.
I dubbi, però, restano sempre gli stessi e, come al solito, ci si chiede quale sia il segreto per un’abbronzatura senza rischi.
In realtà,questo della pericolosità dei raggi ultravioletti del sole sembrerebbe un tema ormai superato e soprattutto dibattuto abbondantemente come se non ci fosse più nulla da sapere al riguardo.
Eppure, non c’è società scientifica,istituzione sanitaria,associazione di ricerca sui tumori che non dedichi pagine ,monografie,video e faq per ricordare l’importanza della prevenzione quando ci si espone al sole.
I raggi ultravioletti sono un tipo di radiazione elettromagnetica. Se ne distinguono di tre tipi:A,B,C,nell’ordine da lunghezza d’onda maggiore a minore.
Le radiazioni possono danneggiare il dna contribuendo al rischio di insorgenza di tumori. In particolare,i danni al dna possono riflettersi in alterazioni di geni .Più ci si espone,più si aumenta il rischio di incorrere in mutazioni ,alcune delle quali possono accumularsi ,lasciate indietro dal meccanismo di riparazione del dna.
In realtà,stando alle ultime ricerche, non esisterebbe un’esposizione totalmente sicura Ci riferiamo al rischio di tumori della pelle .La Iarc, agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione mondiale della sanità considera,infatti, la radiazione solare come cancerogena per l’uomo .D’altra parte,però non si può non considerare il piacere di una passeggiata al mare ,in montagna o anche semplicemente al parco quando c’è il sole. SI tratta di una vera e propria necessità biologica per la produzione di vitamina D. Quindi ,più che sfuggire totalmente all’esposizione solare si cerca un’esposizione sicura.
Sembrerebbero due i motivi per cui quello dei rischi dell’esposizione solare sia un’ argomento ancora cosi’ attuale:’da una parte non c’è stata ancora la riduzione dell’incidenza dei tumori della pelle tanto auspicata con la diagnosi precoce’,commenta il Prof. Mauro Picardo, del dipartimento di dermatologia clinica dell’Istituto dermatologico San Gallicano di Roma.Il secondo motivo ,prosegue Picardo,è ‘che c’è sempre richiesta di informazioni da parte del pubblico per capire come comportarsi e ridurre i rischi.
Sono due i tipi di tumori dai quali bisogna proteggersi:i carcinomi e melanoma ,il più raro ma più pericoloso. I primi colpiscono anche le sedi non comunemente esposte ,come le gambe,gli altri le zone più normalmente a contatto son il sole,quali la testa.
L’abbronzatura,infatti,rappresenta solo una prima fase,cioè un effetto a breve termine di quello che sta succedendo alla pelle coma a segnalare che qualcosa sta andando per il verso sbagliato e la produzione di melanina un meccanismo di difesa del nostro organismo (secondo alcuni in grado di per sé di offrire una protezione equivalente solo a quella di una crema protettiva).
Prendersi una scottatura non significa che svilupperemo un cancro alla pelle, anche se le singole scottature possono aumentare il pericolo di tumori sensibilmente e tutte le esposizioni comportano un rischio.
Non è possibile stabilire una dose di esposizione sicura perché diversi sono i fattori che entrano in gioco:dal fenotipo(quelli più scuri sono generalmente più tolleranti ai danni del sole rispetto a persone dalla carnagione più chiara) all’intensità delle radiazioni,alle condizioni ambientali e geografiche.
La regola generale è che più ci si espone e più si rischia.
Vediamo allora nel dettaglio cosa consigliano gli esperti:
- Innanzitutto bisogna evitare un’esposizione prolungata
- bisogna evirate di esporsi al sole durante le ore centrali della giornata evitando il momento in cui le radiazioni sono più intense.
- bisogna proteggersi adeguatamente con creme protettive ,schermi,e indumenti.
Tutti al mare allora,ma facendo molta attenzione.