Non è sbagliato ammettere che la celeberrima eruzione del Vesuvio del 79 d.C ha rappresentato e rappresenta una sorta di macchina del tempo grazie alla quale è stato possibile sin dall’epoca borbonica catapultarsi nella vita quotidiana di 2000 anni fa. Con il Vesuvio, che ha in pratica sigillato per secoli il territorio sottostante, è stato possibile analizzare che tutto ciò che viviamo e utilizziamo oggi, altro non è che tutto quello che veniva usato nell’antichità.
L’Antiquarium di Boscoreale è un vero e proprio spaccato di vita vissuta delle antiche Pompei, Ercolano, Oplonti, Stabia e della stessa Boscoreale. E’ un museo archeologico, inaugurato nel 1991, e articolato in due sale. Nella prima sala sono conservati resti di flora e fauna provenienti dalla zone vesuviane(interessante la serie di molluschi perfettamente conservata), per poi arrivare alle teche che conservano resti di frutta come fichi, uva e melograni ma anche una pagnotta di pane carbonizzato, simbolo del museo. Sono perfettamente visibili due vetrine con all’interno i sorprendenti calchi di un cane con collare e di un maialino. Sono presenti anche ampolle di unguenti e oggettistica per la cosmesi femminile come specchi, pettini e una graziosa pinzetta per sopracciglia. Arrivando alla seconda sala si trovano esposti gli utensili e i resti di numerose ville rustiche come quelli provenienti da Villa Regina, la villa che si trova all’esterno del museo, conosciuta come la casa con i 18 dolia, contenitori interrati che venivano utilizzati per la fermentazione del vino. Si possono ammirare pentolame di ogni genere, candelabri, argenteria, staffe di letti, mensole, chiavi.
Questa meraviglia poco valorizzata potrebbe creare introiti enormi da poter reinvestire in fondi sociali. Purtroppo è difficilmente raggiungibile con i mezzi pubblici ma ciò non toglie che sia un museo adatto a ogni tipo di pubblico da adulti a bambini e tappa fondamentale per conoscere il circuito vesuviano.

Un piccolo grande museo: Antiquarium di Boscoreale
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