Uno straripante Barcellona batte il Napoli 4 a 2. Al “Maradona”, si conclude mestamente l’avventura europea per gli azzurri. Azzurri apparsi sfilacciati, non omogenei, intimoriti, ed imballati, al cospetto di una squadra – quella blaugrana – in grande spolvero. Qualificazione blaugrana ipotecata ancor prima si andasse all’intervallo. Uno-due micidiale nei primi quindici minuti. Il primo fatto di contropiede ferrigno e tenace ad approfittarne di un calcio d’angolo pessimo di capitan Insigne. Il secondo, una perla vera e propria di uno scintillante De Jong. I partenopei accorciano pure, ma poco prima del duplice fischio il vegliardo Piquè ci mette l’estro per raddoppiare nuovamente. Match definitivamente chiuso da Aubameyang nella ripresa. Il Napoli sigla il 2 a 4 quando non c’è più tempo per poter anche solo pensare ad una rimonta. La qualità catalana è stata terribilmente superiore. Un’altra serata europea stonata e dolente per il calcio italiano.
MERET 5: gliene rifilano quattro ma sarebbe cattiveria reputarlo tra i colpevoli. Epperò dinnanzi a qualche tiro pare vederlo in slowmotion. Così non metti sicurezza.
DI LORENZO 5: deve tenersi basso per la natura avversaria. Le scelte che fa non sempre sono quelle giuste. Si concede un paio di sgroppate, e qualche sovrapposizione, poco pungenti.
RRAHMANI-KOULIBALY 5: in apnea per le mille scorribande blaugrana. In apprensione perpetua. KK senza il solito impeto.
MARIO RUI 6: corre, corre, corre. Si fa in quattro, in dieci, in cento. Temerario negli scontri faccia a faccia col grossissimo Traorè. Il gol di Politano è solo merito suo.
DEMME 5-: quasi a calpestarsi i piedi col compagno di mediana, singhiozzante nel raccordare i reparti, qualche intervento, sì, ma poco. A passo di lumaca. (POLITANO 6-: si toglie la soddisfazione del gol contro il Barça. E poi?)
FABIÀN 5: un disastro nel primo tempo. Nella ripresa, come unico perno mediano, lo è meno. Qualche lancio lungo di precisione goniometrica seppur di una lentezza da bradipo. (GHOULAM S.V)
ELMAS 5-: sembra crederci poco, o non crederci affatto. L’ala destra è mestiere che lo deficita, sa adattarsi meglio come mezzala. Pochi guizzi, tanto a sprazzi.
ZIELINSKI 5: non strappa, non lega, non osa, non prova. Che fa?, passaggi elementari, sporadicamente verticali, intrappolato sulla cintola blaugrana. Sottotono da un po’. (OUNAS S.V.)
INSIGNE 5: l’errore esiziale dalla bandierina, che ha invitato a nozze il Barcellona, non può che prendersi la scena a discapito di un calcio di rigore messo a segno con estrema freddezza e di una prestazione sì insufficiente ma non meritevole di fischi. (PETAGNA S.V.)
OSIMHEN 5+: il calcio di rigore se lo procura con un colpo di scaltrezza e destrezza da borseggiatore metropolitano. È tenuto a bada dall’immarcescibile Pique. Dà la sensazione di anfanare. (MERTENS S.V.)
FONTE FOTO: SPAZIO NAPOLI