“II ragazzo con la bandana”, così lo conoscono in tanti, con un sogno nel cassetto ed una voce che fa vibrare le corde dell’anima: Sto parlando di Stefano Gasparrino, musicista e cantante casoriano. Già all’uscita del primo inedito “T’immagino”, Stefano non passa inosservato, tanto che la canzone da lui interpretata, scritta da un altro valente concittadino Roberto Rosati, è arrivata dapprima sul palco del festival di Mogol Battisti e poco dopo alla finale nazionale della trentottesima edizione di “Un volto per fotomodella”, tenutosi al Porto di Pisa lo scorso 10 settembre. Stefano, con la simpatia e la cordialità che da sempre lo contraddistinguono, ha risposto ad alcune nostre domande.
– Ciao Stefano, i tuoi inediti sono stati apprezzati dal pubblico e dagli esperti de settore, ma abbiamo avuto modo di ascoltare la tua bellissima voce anche in diverse cover. Nel 2020 con le tue dirette su Facebook, la tua musica ha tenuto compagnia a mezza città. Insomma, la musica è parte integrante e predominante nella storia della tua vita. Ti va di raccontarci come nasce questa passione?
– La musica accompagna la mia vita da sempre da quando, appena bambino, iniziai a pigiare i primi tasti su un giocattolo della Bontempi e a comporre, inconsapevolmente, melodie che mi risultavano gradevoli all’orecchio. Da ragazzino, poi, ho iniziato a scrivere cover e devo a mio zio, il fratello di mio padre, l’avermi fornito le prime nozioni tecniche sulla composizione musicale. Da autodidatta a 16 anni ho suonato e cantato al mio primo piano bar.
– Questa estate hai partecipato ad un evento importante: Il festival di Mogol Battisti. Che emozioni hai provato?
– E’ stato un momento bellissimo, emozionante, anche per la presenza in giuria del grande Mogol. Ho portato il mio primo inedito “T’immagino”, per il quale devo ringraziare l’autore Roberto Rosati. Mi sono messo in gioco con tanti artisti e oltre all’emozione del palco, quell’evento è stato una conquista personale, anche per il riconoscimento discografico che ha avuto il brano, unico a riceverlo. Uno spettacolo straordinario la cui partecipazione mi ha fornito l’occasione per confrontarmi con diversi artisti e ascoltare i loro inediti, nonché ascoltare cover di Battisti.
– La tua nuova canzone “Dov’è”, sta riscuotendo molto successo ed ha consolidato una sfida iniziata con “T’immagino”. Ce ne vuoi parlare?
-Il progetto, con “Dov’è”, nasce dalla volontà di crescere e sperimentare. Ho incontrato Ario De Pompeis, eccellente cantautore e autore e grazie all’amicizia con lui nasce questo brano. E’ un po’ la storia di tanti e ripercorre tappe di vita che in molti hanno vissuto. L’amore è sempre stato il filo conduttore delle mie canzoni. Non ho mai realmente scritto un testo di mio pugno, ma ciò che canto mi deve rappresentare. Racconto agli autori di me, della mia vita, dei miei sogni ed è parlando con loro che prendono vita i brani; riportano su carta con, la maestria che li contraddistingue, le mie emozioni, trasformandole in testi e musica. E’ proprio così che è stata scritta una canzone che ascolterete di qui a breve, al telefono con Selvaggia Ravelli, la mia manager. Mentre le raccontavo di un mio grandissimo desiderio, lei scriveva ed è venuta fuori una canzone bellissima che incideremo presto.
– Il tuo sogno più grande?
– Sogno in grande: Un concerto tutto mio in una location importante.
– Progetti per il futuro?
– Tra gli altri, abbiamo in cantiere anche un testo molto profondo che tratta un tema sociale di cui si parla ancora troppo poco. Con quel brano parteciperò ad una serie di eventi benefici, rivolti in particolar modo a bambini e giovanissimi. E’ un progetto a cui io e il mio staff teniamo molto. Sicuramente un obiettivo per il prossimo futuro è quello di incidere un disco contenente le mie canzoni, ma anche cover.
– Alla tua città, Casoria, cosa chiedi in questo viaggio?
– Mi piacerebbe ricevere supporto e sostegno dai miei concittadini e sarebbe davvero importante per noi artisti del territorio se fossero messi più spesso a disposizione mezzi come questo per poter parlare di musica e arte. Sarebbe inoltre interessante se le istituzioni promuovessero più eventi musicali e culturali, la musica è aggregazione!
Ringraziamo e salutiamo Stefano che oltre ad una manifesta giovialità, mostra una rara sensibilità. La sua città auspica per lui tanti successi. Credi nel tuo talento Stefano, adesso finalmente quel cassetto dei sogni si è aperto.
