Un giovane atleta sta rendendo orgogliosa Casoria a colpi di karatè. Il suo nome è Giancarlo Puleo, 14 anni, karateka casoriano germogliato in quel della palestra Igea. L’attuale cintura marrone vanta già – fra le altre – una medaglia di bronzo, conquistata nello scorso campionato nazionale under 14 tenutosi a Roma, e una medaglia d’argento nella categoria -78 kg, ottenuta poco più di un mese fa, al termine di uno tra i più prestigiosi tornei in Italia: il “Trofeo Lombardia” nel varesotto.
Dietro a grandi risultati, come questi, si celano la determinazione, il sacrificio, l’abnegazione su cui si fondano i capisaldi di questo ragazzo che fa di quest’arte marziale il proprio stile di vita. Dalla culla al tatami, è stato un attimo, «vivo di questo sport da quando avevo poco più di tre anni» ci rivela Giancarlo.
Una passione, la sua, che nasce grazie alla zia, nonché la sua sensei (maestra), Rita Puleo, alla quale «devo l’amore per questa arte marziale. È grazie ai suoi insegnamenti (di sua zia, ndr) che ho compreso il valore della disciplina, dell’educazione, dell’importanza dei rapporti umani.». Un ottimo karateka è tale se è in grado di formare un connubio indissolubile tra corpo e spirito, se è capace di tramutare la rabbia in energia positiva da sprigionare quando si combatte; abilità che non mancano al nostro protagonista, tant’è che «prima ero irrequieto, un discolo, ed il karate mi ha aiutato, e mi aiuta tanto, nell’autocontrollo» ci confida.
Giancarlo, quando lotta, si contraddistingue per la straordinaria prontezza di riflessi e di reazione, ma «è il coraggio il suo vero punto di forza» dice la maestra Rita, che poi aggiunge «è un ragazzo dalle grandi potenzialità. Ha tantissimo da dare. Il cammino intrapreso è quello giusto, se continua ad allenarsi così come fa. Non ha alcun problema ad affrontare chi è più grande di lui, per età o per stazza. Fatto sta che ha ampi margini per migliorare ulteriormente», ed infine tiene a ribadire che «è attraverso la fatica e l’abnegazione che si ottengono risultati. La parola chiave è sacrificio. Non è semplice, soprattutto alla sua età, ma la forza la si trova sempre quando si hanno da perseguire obiettivi importanti».«Spesso devo rinunciare alle uscite con gli amici» si intrufola così Giancarlo tra le parole della sua mentore, ma senza alcun malumore, anzi. Il ragazzo è determinato, è consapevole. Il campionato nazionale è la meta da raggiungere. Il primo posto, il sogno da realizzare. E non ci resta che augurargli di raggiungere l’El Dorado, quel gradino più alto del podio che sa di gioia e soddisfazione. In gamba Giancarlo. In bocca al lupo.