Scomode passeggiate casoriane: tra disservizi e noncuranza

Si ipotizzi il caso che un cittadino di Arpino, abbia intenzione di utilizzare i mezzi pubblici per rientrare da Napoli.

All’altezza del deposito ANM di via Nazionale delle Puglie, potrebbe attendere l’autobus per la cittadella oltre i 60 minuti, e non solo nelle ore notture, ma anche in quelle in cui è esplicitamente raccomandato di non uscire per le elevate temperature estive.

Preso dallo sconforto, il nostro concittadino si trova dinanzi ad una scelta: prendere un passaggio dalle frequentissime macchine private o incamminarsi.

Per il caso in cui opti per la seconda, sarà come attraversare per lui la foresta amazzonica, un vero e proprio percorso avventura che lo vedrà alle prese tra “passeggiata” ad ostacoli, laddove molte mattonelle dei marciapiedi del cavalcavia sono rotte a metà ed estremità a contatto con erbaccie rare di ogni tipo.

Si aggiunga poi che qualora il malcapitato cittadino risiedesse al Parco Fontana e zona limitrofa per questioni di territorialità discusse dovrà, per raggiungere la propria abitazione fare il giro di boa all’altezza del supermercato Sisa, dove anche lì proliferano marciapiedi dissestati.

Nei pressi della scala che prima collegava a Via Garibaldi è, oramai affisso un divieto di transito pedonale.

A questo punto, qualche cittadino avrebbe ragione di rassegnarsi ammesso che abbia l’abilità e la prontezza motoria di percorrere il tratto con cui la cartellonistica dà il benvenuto nella città di Casoria, per quanti invece credono nella rilevanza che assume la situazione non resta che sollecitare nuovamente un intervento dell’amministrazione, come già prontamente fatto dal Comitato Quartiere Invisibile.


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