Sanità in Regione, funziona l’app “campania in salute”?

di Francesco D’Anna – Da qualche tempo, ormai, è attiva l’applicazione ‘Campania in salute’, la quale, quantomeno in linea teorica consentirebbe di eseguire, da parte dell’utente una serie di facoltà che normalmente impiegano una moltitudine di tempo presso gli enti. 
On-line si può: cambiare il medico di famiglia e il pediatra, anche per i figli minorenni; dichiarare il reddito per ottenere l’esenzione ticket; consultare l’elenco dei vaccini effettuati. Il fascicolo sanitario elettronico offre inoltre informazioni su green pass, attestato di esenzione ticket per patologie e dati delle prestazioni farmacologiche e specialistiche, e dei referti di laboratorio. 
Abbiamo deciso, tuttavia, di andare oltre la teoria e di fatto abbiamo intervistato alcuni utenti presso gli sportelli, la stragrande maggioranza di questi ha segnalato diversi problemi che quotidianamente impediscono i servizi anche più banali tramite app. 
Si ascolta spesso il Presidente della Campania decantare la sanità della regione come un’eccellenza, una macchina con ingranaggi pienamente funzionanti. Sarebbe bello, se quanto appena raccontato fosse vero, nella realtà purtroppo non lo è, basti pensare che a Casoria, per alcune visite i tempi di attesa sono addirittura di 6 mesi. 
Ciò dovrebbe far riflettere, il mondo della politica tutto, è arrivato il momento di capire che tagliare spese fondamentali per il paese come sanità e cultura è grave e soprattutto incoerente con una politica economica degli ultimi anni basata sul sussidio continuo. Una fetta importante di cittadinanza, che non ha accesso al ‘mondo della sanità privata’ si troverà in uno status di impossibilità permanente che genererà ulteriori stadi di povertà.


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