“Le case di cura e tutte le altre strutture con posti letto previste nel Piano ospedaliero del 2018 si dotino di un servizio ad hoc per la somministrazione interna di farmaci, con presenza adeguata e qualificata di farmacisti”, aggiungono.
“Ai fini dell’appropriatezza e sicurezza nell’uso di medicinali e dispositivi medici si adottino gli stessi parametri che hanno reso obbligatorio il servizio di farmacia nelle strutture pubbliche”, rincarano.
“In Campania sono censite oltre 50 case di cura con almeno 60 e fino a 250 posti letto. Un’utenza che merita la stessa garanzia di qualità del servizio prevista per il pubblico. In gioco c’è la salute dei cittadini. Serve un tavolo tecnico che si adoperi sin da subito per rendere omogenee su tutto il territorio regionale l’erogazione di farmaci nelle strutture deputate alla cura, siano esse pubbliche o meno”, concludono.