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“Racconti dal Palavesuvio”, il cortometraggio di Luca Ciriello selezionato nella 59esima edizione del Festival dei Popoli di Firenze

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Il film “Racconti dal Palavesuvio” del casoriano Luca Ciriello (che firma soggetto, fotografia, regia e montaggio), è prodotto da Antonella Di Nocera e sviluppato nell’ambito dell’Atelier di Cinema del Reale di Ponticelli, un progetto realizzato d Arci Movie, in collaborazione con Parallelo 41 e con il sostegno di Siae, Fondazione con il Sud, Seda, Ucca.

Il film è stato selezionato nella 59esima edizione del Festival dei Popoli di Firenze, diretto da Alberto Lastrucci, nella sezione ‘doc at work’, dove ha riscontrato un buon successo. Il Festival dei Popoli fu fondato nel 1959 da un gruppo di studiosi di scienze umane, antropologi, sociologi, etnologi e mass-mediologi ed è impegnato da sessanta anni nella promozione e nello studio del cinema di documentazione sociale.

È stato inoltre selezionato nella seconda edizione della rassegna ‘Trame, periferie e marginalità nel cinema dell’Italia contemporanea’ e sarà proiettato il giorno 4 Dicembre, ore 15:00 presso il Cinema Magic Vision di Casalnuovo (Viale dei Tigli, 19), con ingresso gratuito.

Nel film, un complesso sportivo abbandonato da vari anni, il “Palavesuvio” di Ponticelli, è al centro dei racconti degli abitanti del quartiere. Ricordi di vita quotidiana e memorie del passato s’intrecciano agli accadimenti del presente. Le contraddizioni di una struttura storica e il punto di vista di chi spera di far rinascere il Palavesuvio nonostante le difficoltà. Scopriamo un universo vivo e multiforme all’interno del Parco delle Cinque Torri, un mega-complesso abitativo di circa mille persone memore del passato. Un carico di dubbi e preoccupazioni, un’umanità che ci racconta ciò che un tempo è stato il Palavesuvio. Dalla signora che ricorda l’apparizione della Madonna avuta dalla veggente di Međugorje al ragazzo che descrive la visione del film “Hannibal” nell’ex-anfiteatro, dai responsabili del comitato delle Cinque Torri che provano a difendersi dal degrado alla donna che canta le canzoni ascoltate al programma televisivo “Furore”, i cui studi erano all’interno del centro sportivo, fino ad arrivare alla figlia del custode del Palavesuvio, ultimo guardiano dell’edificio, la cui morte sembra aver portato anche alla morte della struttura sportiva.

Luca Ciriello, trentenne casoriano laureato in Lettere Moderne (Specialistica in Filologia Moderna e Ditals II in didattica della lingua italiana agli stranieri) ha studiato teatro, cinema, fotografia in diverse scuole (in Italia, Francia, Spagna) e ha completato il Master in Cinema presso la Scuola di Cinema di Napoli “Pigrecoemme”. Successivamente ha lavorato per un anno come educatore e reporter presso un villaggio orfani della Tanzania. Attualmente è allievo dell’Atelier di cinema del Reale “FilmAp” di Ponticelli e lavora come film-maker e documentarista. Da un anno, inoltre, ha fondato la società di video-produzione “Lunia Film Srls”, di cui è amministratore unico e che ha già prodotto vari cortometraggi, spot e trailers (www.facebook.com/luniafilm).

I suoi prossimi progetti cinematografici saranno “Dance Dance Dance”, un film sul mondo della danza africana a Napoli (di cui sarà autore e regista) ed “Eroi Perduti, cortometraggio di finzione ambientato tra Italia ed Etiopia, sul tema della Resistenza (film per il quale ha vinto il Bando Cinema della Regione Campania per la produzione).

Ricordiamo il suo lavoro “Karibuni Tanzania”, premiato due anni fa al Concorso per il miglior Cortometraggio di promozione del Servizio Civile Nazionale, prodotto da “Cesc Project e Comunità solidali nel mondo”, classificatosi terzo (https://www.ilgiornaledicasoria.it/casoriano-luca-ciriello-terzo-classificato-al-concorso-miglior-cortometraggio-promozione-del-servizio-civile-nazionale/).

“Il processo di creazione di ‘Racconti dal Palavesuvio’ è stato per me un’immersione nella comunità del Parco delle Cinque Torri di Ponticelli. La ricerca attorno al complesso abbandonato mi ha dato la possibilità di investigare, porre domande ed ascoltare le voci di chi quel posto l’ha vissuto e conosciuto nel tempo. Trascorrendo tante giornate assieme agli abitanti del quartiere, ho dato via libera ai loro ricordi diretti e indiretti. Alcuni personaggi sono in figura intera, altri sono inquadrati da molto vicino o da prospettive inusuali, con l’intenzione di creare un gioco di straniamento e di sacralità attorno ad un luogo che ha significato e può significare tanto per la comunità locale. Si tratta di un racconto visivo e simbolico che, narrando la storia di uno spazio, ci parla essenzialmente dell’essere umano. Lo sport, raccontato nelle immagini dinamiche e rapide degli allenamenti di Judo, Basket e Pallavolo (nelle palestre ripristinate), fa da contraltare alla staticità e al silenzio del grande complesso sportivo abbandonato, dove una coppia di adolescenti sembra avventurarsi con curiosità”, queste le parole di Luca sul lavoro effettuato.

Luca è talento cristallino, con una fervente creatività, messa a disposizione dei più deboli, di chi nella struttura sociale vive ai margini, il suo lavoro dà lustro alla nostra città troppo spesso martoriata dall’incuria e dall’indifferenza. La redazione tutta de “Il giornale di Casoria” augura a Luca un futuro fatto di soddisfazioni e lo esorta a continuare su questa strada che fa onore a lui e alla comunità intera.

La scheda completa del film: RACCONTI DAL PALAVESUVIO Italia, 2018, 14 m. colore, Full HD 1920×1080 Soggetto, fotografia e regia Luca Ciriello Montaggio Luca Ciriello Suono in presa diretta Marie Audiffren Prodotto da Antonella Di Nocera Un film sviluppato in FILMAP – Atelier di cinema del reale di Ponticelli (Napoli)