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Quel pasticciaccio brutto del concorso

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A seguito del nuovo decreto legge per il contenimento dell’epidemia di coronavirus una delle decisioni prese dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca è stata la sospensione momentanea delle procedure concorsuali per l’assunzione di profili per i Centri d’impiego della Campania. 641 posti, di diversi profili, categoria C ai quali potevano accedere i diplomati, categoria D ai quali potevano accedere i laureati.

Critiche partite anche dal Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che già giovedì aveva chiesto alla Regione la sospensione del concorso.

La gestione di questo concorso ha sollevato diverse perplessità e anche critiche verso De Luca. Le prove preselettive del concorso, precisamente quelle rivolte alla categoria C, sono iniziate giovedì cinque marzo, in pienissima emergenza. Prove da svolgere in due padiglioni della Mostra d’Oltremare, pronti ad accogliere circa settemila persone per due distinti turni.

Durante le prove tenute il cinque e il sei marzo si sono presentati all’incirca il 25% dei partecipanti, ai quali prima dell’ingresso è stata misurata la febbre da personale medico disposto all’esterno della Mostra e hanno dovuto firmare un autocertificazione che sanciva il loro non provenire dagli undici comuni in quarantena. All’interno dei padiglioni i partecipanti sono stati disposti in modo da rispettare il metro di distanza e delle bustine di disinfettante sono state consegnate.

Critica principale è stata quella di non aver immediatamente sospeso le prove concorsuali e di aver permesso l’inizio di questa piccola parte delle prove preselettive (tre turni). Un’azione sconsiderata da parte della Regione nel permettere un assembramento di persone nei pressi della Mostra affollando inutilmente i mezzi pubblici; ovviamente oltre a queste si dovranno aggiungere le critiche relative alla gestione dello staff medico e alla regolarità di questo concorso “a turni alternati”.»