È arrivato, anche se un po’ in ritardo, il provvedimento nei confronti di Padre Cavalcoli per aver definito il terremoto come un castigo divino.
Lo stesso è stato relegato a vita privata dai suoi superiori che gli hanno vietato di celebrare messa, oltre che confessare predicare e scrivere in pubblico.
È ciò che hanno detto il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli de “La Radiazza”:”Il provvedimento è giusto, perché il padre non ha mostrato minimo rispetto per le vittime del terremoto attribuendo le responsabilità e i “peccati” di cui l’Italia sarebbe colpevole. La chiesa sta riconquistando un ruolo spirituale grazie anche al grande lavoro di Papa Francesco”, hanno concluso i due.