Primo incontro di “Rileggere i classici”: l’indifferenza

Lo Zibaldone di Giacomo Leopardi – 22 Ottobre 2022   al PAN “LectioMagistralis“Relatrice Fabiana Cacciapuoti ( Leopardista)

Nella giornata di Sabato 22 ottobre si è svolto il primo incontro del progetto “Rileggere i Classici” che ha avuto come tema l’Indifferenza presso la sala Roberto di Stefano del P.A.N (Palazzo delle Arti Napoli). Il progetto è stato introdotto da Diego Guida( Presidente Fondazione Guida alla Cultura)  che ha parlato dell’importanza dei classici e della cultura,mentre la moderazione è stata affidata a Emilia Leonetti ( Presidente Vivoanapoli). In secondo luogo ha sostenuto una Lectio Magistralis Fabiana Cacciapuoti, a lungo curatrice del Fondo Leopardiano della Biblioteca Nazionale di Napoli e membro del comitato scientifico del Centro nazionale di studi leopardiani di Recanati; successivamente l’attrice e regista Lara Sansone ha avuto il ruolo di leggere con eloquenza e perspicacia alcuni brani dello Zibaldone. Il ciclo di incontri “Rileggere i Classici” è stato promosso dall’Associazione Vivoanapoli nata nel 2012 per riorganizzare la cultura e per costruire un cambiamento sociale, oltre che economico, incentrato sulla cultura; l’Associazione, in effetti, ha come obiettivo principale porre al centro dell’azione di Governo la Cultura. In dieci anni l’Associazione infatti ha organizzato più di cinquanta incontri, insieme alla partecipazione di tante scuole napoletane di ogni ordine e grado di istruzione, incentrati su temi legati al valore della Cultura, intesa come insieme di elementi materiali e immateriali, per trasformare luoghi e persone. Tale evento si è incentrato sul tema dell’Indifferenza considerato come il male del mondo contemporaneo le cui radici si intravedono negli anni in cui si superail confine tra un tempo in cui uomo e natura restano in contatto e un altro in cui quel contatto è scomparso definitivamente. Su questo tema Leopardi nelle pagine dello Zibaldone offre un quadro preciso del dramma dell’uomo moderno, della disintegrazione della società, del prevalere quasi necessario dell’egoismo e della guerra degli uni contro gli altri. L’indifferenza quindi nasce dal desiderio di non soffrire e dal conseguente bisogno di chiudere la via del sentire dove poi ogni individuo si crea una corazza per proteggersi dalle emozioni. Se Leopardi affronta il tema dell’indifferenza da un punto di vista esistenziale e politico, il filosofo e romanziere esistenzialista Camus riprenderà il tema dell’indifferenza verso gli altri e verso se stessi andando così a ribadire il concetto già annunciato da Leopardi; ma anche il poeta e drammaturgo italiano Pasolini riprenderà il tema dell’indifferenza individuando le cause nel contesto sociopolitico. L’indifferenza di Mersaut, protagonista di uno dei testi più famosi di Camus (Lo Straniero) testimonia proprio dell’estraneità della vita che invade la coscienza individuale. A questa indifferenza verso se stessi risponde la produzione di Pasolini, da Ragazzi di Vita a Teorema, ricollegandola al ruolo di un sistema politico che rende schiavi gli uomini sradicandoli dalle loro radici storiche, per costringerli ad essere strumenti di logiche di potere cui sono essenziali i mezzi di comunicazione. Tutti questi autori che riprendono il tema dell’indifferenza vanno a descrivere, in modo conciso e con grande forza lirica, il divorzio tra l’uomo e il mondo e l’indifferenza della natura di fronte alle vicende dolorose degli uomini. 

P.S.  L’Indifferenza porta alla distruzione totale, solo la letteratura può cambiare il mondo, perché nei libri c’è uno scritto fondamentale, solo così noi giovani possiamo osare…


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