Nei vicoli di Napoli, quando la pizza diventa opera d’arte.

pizzeriaTutti almeno una volta nella vita hanno percorso i decumani nel centro storico di Napoli, simbolo dell’antichità di Neapolis e ricolmo di chiese, conventi, statue, luoghi di devozione popolare, edicole, negozi e pizzerie storiche napoletane. Come non citare il percorso di Napoli sotterranea, il cui ingresso principale si trova proprio a Piazza San Gaetano, anticamente sede del foro romano e ancora prima dell’agorà greca. In zona sopraelevata rispetto al calpestio del manto stradale, spicca la basilica di San Paolo Maggiore, ex convento dei Teatini, ordine religioso fondato nel 1524 e fortemente attivo nell’epoca della controriforma. La basilica appare già dall’esterno molto ampia e di grande rilievo. Presenta due scalinate che si incrociano in alto e culminano con uno spazio di ingresso che presenta resti antichissimi. Si tratta di resti di colonne del Tempio dei Dioscuri, tempio greco risalente al I secolo d.C. All’esterno della basilica è presente una guglia, la più piccola di Napoli, decorata con la statua di San Gaetano. Costeggiando sulla sinistra la statua e imboccando Vico Cinquesanti 33, si può entrare in un sotterraneo, parte dell’antico convento dei Teatini e ancor prima parte dell’antico Teatro romano di Neapolis. La cosa che meraviglia e che stupisce è che è nata proprio in questo sotterraneo circa un anno fa, la Pizzeria “Le sorelle bandiera”, una pizzeria immersa nel tufo e ambientata tra i resti ritrovati negli antichi siti della zona. Offrono a chiunque voglia deliziarsi non solo con gli occhi ma anche con il palato, una pizza lievitata naturalmente nelle grotte di tufo, materiale estremamente importante per la città di Napoli, dall’antichità sino ad oggi. Cordialità, educazione, buon gusto nel ricreare un connubio tra revival greco-romano e un’ottima pizza la fanno da padrona. Chiunque voglia fare un tuffo nel passato senza rinunciare a passare qualche ora di spensieratezza può sicuramente qui trovare quello che cerca. Non si possono tralasciare le parole del Dr. Speleologo Enzo Albertini e Presidente dell’Associazione culturale Napoli Sotterranea: “La pizza napoletana è unica ed inimitabile. Il segreto starebbe tutto nella terra, anzi nella geotermia “Non lo dico io – precisa Albertini- ma è l’asserzione di fior di docenti universitari, tutto sta nel tufo di cui è costruita questa città. Una pietra che ha la capacità di mantenere costante la temperatura creando una sorta di camera iperbarica. Cosa che consente all’impasto di lievitare nella condizioni ideali. In tutta tranquillità, insomma”.


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