Napoli. Summit Bce. 4mila dimostranti in corteo contro le politiche di austerity.

Vertice_Bce__protesta_studenti_a_Napoli_1412050010100Il giorno è arrivato! E come preannunciato da tempo e in modo virale sui social network, numerosi sono gli “indignados”, legati ai collettivi studenteschi e all’area antagonista, scesi in strada per manifestare contro il vertice della Banca Centrale Europea. Summit, presieduto da Mario draghi, che si sta tenendo in queste ore alla Reggia di Capodimonte. Secondo una prima stima degli organizzatori, i dimostranti sono circa 4mila. Il corteo è partito dalla fermata Colli Aminei della metropolitana. Napoli, per l’occasione, è blindata con 2.000 uomini delle forze dell’ordine in tenuta anti sommossa, per assicurare tranquillità sia ai lavori a Capodimonte sia a quelli alla stazione marittima, dove è in corso l’assemblea 2014 delle Pmi europee. Studenti, precari, antagonisti e nomi noti del mondo della musica lanciano messaggi a ritmo di rap contro la “Troika” europea e le sue politiche di austerità. Queste le parole che risuonano e richiamano alla dignità: “Oggi tutti gli italiani dovrebbero scendere in piazza per iniziare una stagione di lotta, tutti gli europei devono dire basta”. “Oggi non è la fine, oggi inizia la stagione di lotta”. Poi, l’invito: “Unitevi a noi, riprendiamoci la dignità”. In testa al corteo un furgone con degli altoparlanti, dal quale lo speaker spiega i motivi della protesta. A terra uno striscione con la scritta “Precarietà Povertà Disoccupazione Speculazione. Liberiamoci della Bce”. Il colore rosso regna sovrano e infiamma i grandi striscioni, cartelli e bandiere che fanno da scenografia alla sfilata dei ribelli. C’è, inoltre, la protesta ucraina. Un gruppo di donne espone la bandiera rovesciata ed insanguinata del loro Paese. Olena, da 14 anni a Napoli, chiosa: “Siamo qui per esprimere la nostra solidarietà a chi lotta contro le banche mondiali che sostengono la guerra. La gente deve capire che in Ucraina è ormai tutto rovesciato, come la bandiera che esponiamo noi oggi”. Tra gli slogan anche “America hands off of Ucraina” e foto che ricordano la strage di Odessa.


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