Napoli. Ridateci le storiche bancarelle di Port’Alba.

1Il 5 Luglio, Napoli si è svegliata con l’ennesimo sopruso alle caratteristiche e alla bellezza di questa città: Port’Alba sgomberata da tutte le bancarelle con in esposizione i libri. Da oltre cinquant’anni centro culturale a cielo aperto, ritrovo per studenti, turisti, appassionati di fumetto. Un duro colpo per la città di Napoli che vede morire un pezzo della propria storia, un prezzo pregiato, ammirato e invidiato da tutti. Qualche anno fa, una situazione analoga vide protagonista gli artigiani che esponevano la propria merce tra Via San Biagio dei Librai e Via San Gregorio Armeno, un altro cuore pulsante della città. Per fortuna tutto si risolse nel migliore dei modi, preservando una tradizione artistica e culturale del centro storico. Purtroppo la situazione nei pressi di Port’Alba è diversa. E’ trascorsa quasi una settimana e tutti i libri che facevano da sfondo al paesaggio artistico della dinastia spagnola, è sparito. Lo sgombero, messo in atto dagli agenti della Polizia Municipale di Napoli, è scattato per occupazione abusiva di suolo. Gli agenti della municipale non hanno tenuto conto della trattativa dei librai con il Comune proprio per regolarizzare l’occupazione, data la rilevanza storica della via dei librai. Infatti, Port’Alba ha rappresentato per decenni il luogo in cui si celebra la cultura, lì dove la famosa Libreria Guida fu dichiarata bene culturale dello Stato negli anni ottanta. Subito è scattata la protesta dei cittadini e degli assidui frequentatori della zona. Noi de “Il Giornale di Casoria” siamo stati tra le vie che fino a qualche giorno fa erano occupate da bancarelle con centinaia di libri. Durante il tragitto ci fermiamo a parlare con i passanti che si dicono indignati per quanto accaduto. Ci racconta G. C. studente di Sociologia di 23 anni: “Per me e per molti altri studenti, Port’Alba è sempre stato un punto di riferimento. Qui ho acquistato gran parte dei libri che posseggo, dai classici ai libri di attualità, ai romanzi da leggere nel tempo libero ma anche testi per preparare gli esami universitari. Inoltre è piacevole passeggiare qui perché ci si sente immersi nel sapere e nella cultura. Ora vederla così è un colpo al cuore per tutti i cittadini napoletani. Spero che possano ripristinare la situazione al più presto perché sarebbe l’ennesimo schiaffo ad una città perennemente maltrattata”.
Intanto, è stata lanciata una petizione on line per raccogliere firme e adesioni per concedere l’occupazione gratuita del suolo pubblico ai librai che esponevano i libri. Inoltre, per martedì 15 Luglio dalle 11 alle 14.30 è stata organizzata una catena umana per protestare contro la sgombero delle storiche bancarelle dei librai.


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