Napoli. L’Aeroporto di Capodichino si fa Museo Archeologico

Dal 1 marzo 2017 ad accogliere i “travelers” di passaggio allo scalo di Capodichino ci sono opere originali e copie certificate provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli (Mann), dal Museo Archeologico di Capua, da Pompei e da altri importanti siti della Regione Campania. La ratio dell’originale iniziativa è promuovere il patrimonio artistico partenopeo, un unicum al mondo.  Fil rouge dell’esposizione è il volo: tutte le opere sono divinità alate. Il progetto, ideato dalla Gesac (società di gestione dello scalo di Napoli) e dalla Soprintendenza archeologica della Campania, è stato realizzato grazie ad un protocollo d’intesa con il Mibact

Il percorso archeologico comincia dalla hall dell’Aeroporto con la copia certificata della Nike, prosegue ai Gates C-6 e C18 dove vi è la statua originale del mutilo Trittolemo, proveniente dal Museo Archeologico di Capua. Nella zona degli imbarchi, invece, ritroviamo la statua originale della musa dell’astronomia Urania, proveniente da Ercolano. Il divino messaggero Hermes, considerato il protettore dei viaggiatori, in una copia in bronzo, accoglie i passeggeri in arrivo a Napoli. Sempre in quest’area è esposto, in copia, il Mosaico dei Musici e il Mosaico Coro degli Attori dal Mann di Napoli.

Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, presente all’inaugurazione, ha evidenziato quanto sia importante coniugare le infrastrutture del territorio con la storia e l’archeologia: “Lo abbiamo fatto con la metropolitana, ora lo stiamo facendo con l’aeroporto. Napoli come ricchezza artistica non è seconda a nessuno”.

Bene, una nuova, brillante, speciale idea generata dal ventre di Napoli. Ritrovare opere d’arte in un aeroporto, difatti, è un po’ come voler dire che la cultura sta “volando alto”!


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