Al rientro dalla sosta per le nazionali, per il Napoli incombeva il match del Meazza contro l’Inter; incontro al passato in panchina: Mazzarri per il Napoli e Benitez per l’Inter che non aveva lasciato un bel ricordo tra i nerazzurri. Con l’Inter si avvicinava un nuovo tour de force per il Napoli, tra campionato ed Europa League: 7 partite in 22 giorni che gli imporrà di fare diversi avvicendamenti a Benitez, cercando di gestire al meglio la squadra. Il Napoli era stato già ospite in serie A dell’Inter in 71 occasioni con: 48 sconfitte, 15 pareggi e 8 vittorie; l’ultima vittoria risaliva al 10 ottobre 2011 con un perentorio 0-3, restando l’unico acuto azzurro nel nuovo millennio, racimolando solo sconfitte dal 2000 ad oggi, tranne nello 0-0 del 26 aprile scorso. Benitez per cercare l’impresa doveva rinunciare a Gargano, per una frattura allo zigomo, schierando questa formazione. Zuniga, Koulibaly, Albiol e Britos davanti a Rafael; Lopez e Inler a centrocampo; Callejon-Hamsik-Insigne dietro a Higuain. Un primo tempo avaro di emozioni per il Napoli, molto passivo, assumendo quasi un atteggiamento attendista e soffrendo la supremazia territoriale dell’Inter ma sterile,l’unico vero sussulto era il palo di Hernanes sul finale che metteva brividi agli azzurri. Il Napoli in avanti costruiva poco, Higuain era sempre solo poco assistito dal trio Callejon-Hamsik-Insigne; Callejon non pervenuto, Insigne si rendeva molto utile dietro e Hamsik creava l’unica vera occasione con un tiro-cross che impegnava Handanovic. Un secondo tempo che iniziava col palo di Insigne al 50′ e più o meno si metteva sulla falsariga del primo a ritmi di lumaca nel quale il Napoli non riusciva ad imporsi e Benitez cambiava mettendo Jorginho, Mertens e Ghoulam al posto di Hamsik, Insigne e Britos. L’Inter mollava un pò la presa e il Napoli cercava di prendere il pallino del gioco e farsi vedere in attacco, la svolta arrivava al 79′: sugli sviluppi di un fallo laterale battuto da Ghoulam, la palla penetrava in area di rigore e Callejon con un destro secco batteva Handanovic, realizzando il suo quinto goal stagionale, il terzo in trasferta. Neanche il tempo di gioire ed era già 1-1 con Guarin che di piatto non falliva il tap-in su un corner dove non usciva Rafael e Inler se lo dimenticava. Nel finale il Napoli realizzava l’1-2 al 90′ sempre con l’implacabile Callejon che di piatto a volo approfittava del perfetto assist di Lopez; 7 partite, 6 reti, quarto in trasferta e capocannoniere del torneo con Tevez e Honda. Come in occasione del primo vantaggio gli azzurri subivano anche in questo caso l’immediato pari con Hernanes di testa, tutto solo batteva Rafael segnando il definitivo 2-2. Partita che si accendeva negli ultimi 10 minuti nel quale il Napoli si confermava una macchina da goal in attacco ma un disastro dietro, non a caso in 7 partite di campionato solo col Sassuolo ha tenuto la porta inviolata, subendo 9 reti e realizzando 11 reti. 11 sono anche i punti che occupa in classifica insieme al Verona e a -9 dalla Juventus. Ora testa a giovedì dove alle 19 in Europa League sarà ospite degli elvetici dello Young Boys, per il riscatto.
