Napoli. De Magistris annuncia ‘Il Palio dei Presepi’: il ritorno di un’antica tradizione

Palio dei Presepi“Napoli avrà il suo Palio dei Presepi!”, questo l’annuncio che il Sindaco De Magistris ieri 27 novembre, ha fatto sulla sua pagina Facebook. La tradizione presepiale, che da secoli rende magica la città di Napoli non solo nel periodo natalizio, mette in gioco associazioni, comitati, parrocchie e privati in una vera e propria sfida.

Da un’idea del consigliere Carmine Attanasio, in ciascuna delle dieci Municipalità da lunedì 1 dicembre al 6 gennaio del nuovo anno verranno esposti i 23 presepi realizzati per la gara per decretare “il presepe più bello ed emozionante” – come ha precisato il primo cittadino sul social. Ma questo toccherà valutarlo ad una giuria all’altezza dell’oneroso compito, che sarà presieduta dal maestro presepiale Marco Ferrigno, tra i caposcuola nell’arte della terracotta napoletana che s’ispira al Settecento napoletano, e a cui il maestro aggiunge un personale tocco di innovazione e freschezza. “Al vincitore – scrive De Magistris – andrà un premio di 9 mila euro messo a disposizione dagli sponsor individuati attraverso un bando pubblico. Il presepe vincitore sarà esposto per tutto il 2015 nella chiesa di San Severo al Pendino in via Duomo i cui locali accoglieranno anche la casa del mandolino.”

Un Palio che scava radici in un’antica tradizione nata nel Settecento, la stagione d’oro del presepe napoletano, quando da oggetto di devozione religiosa nelle chiese entra nelle dimore aristocratiche. Proprio in quel secolo, a Napoli, le famiglie nobili gareggiavano per il presepe più bello e sfarzoso, ricoprendo le statue di tessuti pregiati e gioielli lucenti pur di vincere, si racconta, quel pranzo con il re.  Una tradizione che per questo Natale 2014 non si fermerà alla famosa San Gregorio Armeno o all’illuminato centro storico: il Palio porterà l’arte presepiale in ogni punto della città di Napoli, rendendola una vetrina di tutto l’artigianato locale.

Un’altra espressione di riscatto dietro il Palio dei Presepi, come si può dedurre dalle motivazioni del sindaco: “Abbiamo il dovere morale di preservare e valorizzare le nostre ricchezze e il nostro patrimonio. Chi, come Napoli, ha radici profonde ha un futuro. Questa iniziativa ci aiuterà a diffondere nel mondo, ancora di più, l’immagine della vera Napoli che vogliamo dare.”

Certo, valorizzare cultura, memoria storica e tradizioni non bastano a risolvere i problemi di una città come Napoli, ma nel frattempo possono bastare a fare luce e a gettare un’ondata di positività su un popolo che con facilità muove critiche. Napoli ha tanto di cui vantarsi, perché non partire da una delle tradizioni che la rende famosa in tutto il mondo?


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