Napoli, capitale della fede con i Giovani per la pace.

_MG_0005Napoli è diventata per un giorno capitale mondiale della fede. Oltre ventimila giovani provenienti dall’Italia e dal mondo hanno invaso piazza del Plebiscito sabato 4 ottobre per il quanto raduno mondiale dei «Giovani per la pace».
Il primo forte applauso dalla piazza va a Papa Francesco nel giorno della festa del patrono d’Italia, che esplode in ovazione davanti al cardinale Crescenzio Sepe, al sindaco ‘sospeso’ Luigi De Magistris e al fondatore del Sermig Ernesto Oliviero.
Sul palco testimonianze da Napoli e da tutto il mondo che hanno raccolto il silenzio e l’attenzione di tutti i giovani: in particolare l’esperienza di Davide Cerullo che da baby pusher di Scampia con un forte passato nella criminalità organizzata ha dato una svolta decisiva alla sua vita, e la sottile commozione di tre mamme della Terra dei fuochi che hanno perso i loro piccoli e hanno voluto ricordare a tutti che dobbiamo «riprenderci la responsabilità di custodire il creato».
Ernesto Oliviero ha voluto ricordare inoltre tre testimoni di una vita spesa per la pace, nostri concittadini: Salvatore Giordano, giovane di 13 anni morto pochi mesi fa per salvare un suo amico dal crollo di un cornicione proprio accanto la piazza; il ‘prete scout’ Don Peppe Diana, ucciso nel ’94 dalla camorra; e infine Ciro Esposito, tifoso napoletano ammazzato durante una partita e l’eroico ed esemplare perdono della madre.
Momenti di stupore e di commozione, ma anche di assoluto silenzio che hanno riportato l’attenzione alla coscienza di ciascuno. Parole importanti sono state pronunciate: libertà, verità e Coscienza, per essere pronti a gettare un seme di pace partendo in prima persona ad innescare quel cambiamento in un futuro migliore.
Durante l’incontro sul palco si sono inoltre alternati musicisti e ballerini, tra cui Simona Atzori che ha emozionato la piazza con la sua straordinaria performance e il suo sorriso.
A conclusione, anche il cardinale ha rivolto un appello ai giovani in piazza : «Grazie a voi oggi Napoli è capitale della pace, in un momento molto difficile. Da qui parte il grido di pace rivolto a tutto il mondo. – ha detto – Ci sono coscienze che sprigionano guerra, che offendono l’uomo: voi siete le coscienze pulite del mondo che basano la propria esistenza su Gesù Cristo».
Prima di andar via, tutti si sono armati di scope e palette per ripulire l’intera piazza, resituendola così come l’avevano trovata.
I giovani hanno portato a casa la bellezza della città di Napoli che li ha accolti, e soprattutto un dono prezioso: la Lettera alla Coscienza, scritta da Ernesto Oliviero, che verrà tradotta in decine di lingue, e con cui il fondatore ha salutato i giovani in piazza concludendo con un caloroso “Vi voglio bene!”.

 


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