Napoli. Ancora una giovane donna vittima di amore criminale.

RapeAmore e violenza: qual è la relazione? E’ mai amore quello di un uomo di 32 anni che, non contento della fine del rapporto sentimentale con la compagna, la perseguita, insulta, molesta, picchia e minaccia di morte? No, non è certo amore! E cosa, dunque? Violenza, possesso, piccolezza, aggressività e tanto, tanto altro ancora di solo male che si compendia in un unico dramma, la violazione dei diritti umani. L’ uomo di Bagnoli di 32 anni, già noto, è ora agli arresti domiciliari. É dal gennaio scorso, periodo in cui è terminata la relazione, che l’uomo ha iniziato a perseguitare l’ ex compagna. Durante gli ultimi sette mesi ha costantemente minacciato e insultato la donna, fino a quando, il 23 luglio scorso, a seguito di un incontro casuale in strada, l’ha aggredita a calci e pugni, provocandole un trauma contusivo facciale all’emivolto destro, un trauma contusivo escoriato agli arti superiori ed uno stato ansioso reattivo. La vittima è stata medicata dai sanitari dell’ospedale San Paolo, con prognosi di sette giorni. Il gip del tribunale di Napoli ha emesso nei confronti dell’ uomo un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per atti persecutori e lesioni. Ebbene, ancora una storia che ci sconcerta quella dello stalker di Bagnoli, così come i dati resi noti dall’ Istat: in Italia una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni, è stata vittima nella sua vita di violenza da parte di un uomo; ogni anno vengono uccise in media 100 donne dal marito, dal fidanzato o da un ex. Se finiranno mai quest’ odio e questa prepotenza non si sa, ma l’ agire tempestivo ed efficace delle forze dell’ ordine è sicuramente tra i metodi più sani di tutela delle donne, come anche, ed anzi soprattutto, tanta informazione e prevenzione di comportamenti aggressivi sin dai primi anni di vita con possibili risvolti (anche patologici) di traumi non adeguatamente affrontati. Inoltre, ricerche, progetti di sensibilizzazione e di formazione. Le ricerche compiute negli ultimi dieci anni, difatti, hanno dimostrato che la violenza contro le donne è endemica, nei paesi industrializzati come in quelli in via di sviluppo. Le vittime e i loro aggressori appartengono a tutte le classi sociali o culturali, e a tutti i ceti economici.


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