di Margherita De Rosa – La bella tradizione, che vedeva riuniti i devoti del miracoloso Sacro Cuore di Gesù in quel di Mugnano di Napoli, dopo la triste parentesi pandemica, è tornata! Tra l’entusiasmo della Madre Generale della congregazione delle VEGS, Suor Carla di Meo, che si adopera perché tale culto permanga e si perpetui nel tempo, la gioia del Primo Cittadino e dei mugnanesi tutti, lo scorso 13 ottobre, a seguito di una solenne celebrazione eucaristica, presieduta dal parroco di San Biagio, don Antonio Di Guida, tra gli applausi dei fedeli, la statua del miracoloso Sacro Cuore è stata rimossa dalla sua sede abituale, è “scesa” tra la gente, come si suol dire, e posta sul tronetto per poi passare tra la gente in processione. Il Sacro Cuore di Gesù, viene detto anche “O Scauzone”, perché, secondo la tradizione, Suor Maria Pia Brando, fondatrice dell’istituto mugnanese, trovò in frantumi il vetro che era dinanzi alla statua e i sandali, che avrebbero dovuto essere ai piedi del Cristo, posti a distanza, segno che Gesù voleva camminare a piedi scalzi tra la gente. Va ricordato che questa particolare statua è stata realizzata sulla scorta di un sogno di Suor Maria Pia, infatti non ne esiste una simile altrove; molteplici sono i miracoli che si attribuiscono a questo Cuore di Gesù, al quale tanti si sono affidati sempre e, soprattutto, durante la pandemia. Oggi, innumerevoli sono le preghiere che si elevano verso Cristo, infinite sono le necessità, private e planetarie: dalla guerra alla povertà diffusa, ciascuno ha un più che valido motivo per rivolgere il suo sguardo al Cuore di Gesù, chiedendogli forza e sostegno in una fase così difficile della nostra storia. Maria Pia Brando, che fu sempre attenta ai bisogni dei poveri, e che sempre si poneva alla ricerca di qualcosa per sfamare i meno abbienti, ripose nel Sacro Cuore di Gesù ogni speranza e ogni richiesta: e i mugnanesi continuano a seguire la strada da lei percorsa, per cui l’entusiasmo, nei giorni scorsi, non poteva che essere eccezionale, quasi un’enfasi liberatoria si è elevata nel momento in cui la statua del Figlio di Dio è scesa, dopo due anni, tra la gente, gente che soffre, prega e spera, perché di miracoli ne ha visti tanti, perché il Cuore di Gesù di Mugnano è prodigo di benevolenza e misericordia, perché tutti, indistintamente, abbiamo bisogno di una luce, oltre il buio che ottenebra il quotidiano e a Mugnano, grazie all’azione del Parroco, a Madre Carla, alla Congregazione da lei guidata insieme a quella di Casoria, questa luce diventa raggio splendente che induce le anime alla speranza, alla fede vera, che, lungi dall’essere devozionismo, si trasforma in un gioioso ritrovarsi, uniti sotto il segno di Cristo, e in cammino verso quel paradiso che Madre Maria Pia Brando ha indicato e che è da conquistarsi attraverso la pratica della carità senza confini.

Mugnano: ritornano i festeggiamenti in onore del Sacro Cuore di Gesu’
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