Nella terza e ultima giornata della fase a gironi dei mondiali in campo sia Reina che Albiol per tutto il match contro l’Australia, che è stata spazzata via dalla Spagna per 3-0, malgrado con poche motivazioni, la squadra di Del Bosque esce dal mondiale almeno con una vittoria. Reina e Albiol da come si evince dal risultato non hanno dovuto correre grossi pericoli, svolgendo come si suol dire l’ordinaria amministrazione; per come la Spagna si è comportata in questo mondiale entrambi avrebbero meritato più considerazione, visto che gli iberici in 2 match hanno subito 7 reti. In campo anche Vargas col Cile, nel match perso con l’Olanda, qualificandosi secondo nel girone; Vargas per 82 minuti un fantasma, sostituito dal cagliaritano Pinilla. Invece neanche nella terza giornata c’è stato spazio per Henrique nel 4-1 del Brasile contro il Camerun, qualificandosi la Selecao, prima nel girone; agli ottavi affronterà proprio il Cile, Henrique contro Vargas. Clamorosamente e per il secondo mondiale consecutivo siamo già fuori alla fase a girone! Questo è il triste verdetto emerso in Italia-Uruguay, malgrado un arbitraggio discutibile, l’Italia esce a testa bassa e dalla competizione come confermato anche dal capitano Buffon: “è inutile cercare alibi, abbiamo meritato di uscire, è stato un fallimento”. Come è valso per Reina e Albiol, anche per Insigne, sempre in panchina, avrebbe meritato più spazio rispetto a quanto gli è stato concesso, visto come è andato questo mondiale; una sola vittoria peraltro contro l’Inghilterra già eliminata. Mentre si qualifica a discapito nostro e al secondo posto proprio l’Uruguay di Gargano (che non ha giocato neanche stavolta), dove affronterà agli ottavi la Colombia (già qualificata) di Zuniga e Armero nel quale si è sbarazzata del Giappone vincendo per 4-1 (in campo per tutto il match Armero mentre Zuniga è stato relegato in panchina) e chiudendo il suo girone al primo posto a punteggio pieno. Nel 3-2 dell’Argentina contro la Nigeria, che pur soffrendo riesce a qualificarsi a punteggio pieno, in campo per tutto il match Fernandez, che dietro insieme ai suoi compagni ha sofferto la rapidità degli africani; Higuain davanti ha dovuto inchinarsi a un grande Messi sempre più decisivo e anima di questa Argentina, autore di una doppietta. El pipita ha avuto pochi spunti per segnare, prima al 9′ servito da un filtrante di Messi ha colpito solo l’esterno della rete e poi al 55′ sempre imbeccato da Messi dove è stato anticipato dal portiere, nel finale ha prima offerto un buon assist a Di Maria sfruttandolo male e poi è stato sostituito dal laziale Biglia; fuori ancora una volta Andujar. Si qualifica agli ottavi anche l’altra squadra dai “3 napoletani” ovvero la Svizzera che batte per 3-0 l’Honduras grazie alla tripletta di Shaqiri; sono scesi in campo per tutto il match sia Behrami che Inler (nonché capitano) dove hanno rischiato qualcosa soprattutto nella ripresa ma hanno disputato una buona partita nel complesso, attenti in fase d’interdizione. Nel finale c’è stato spazio anche per Dzemaili, partito di nuovo in panchina, dove è subentrato al match winner Shaqiri; la Svizzera qualificandosi seconda nel girone alle spalle della Francia, affronterà agli ottavi l’Argentina, un match che vedrà 6 calciatori del Napoli in contemporanea. In campo per 60 minuti anche Mertens nella vittoria di misura del Belgio contro la Corea del Sud (che pur giocando in 10 per tutta la ripresa soffrendo, si è qualificato anch’esso al primo posto a punteggio pieno) dove ha avuto anche la possibilità di segnare sia nel primo tempo al 25′ e al 34′ ma a tu per tu col portiere ha sprecato clamorosamente in entrambe le occasioni calciando male, mentre nel secondo tempo al 60′ ci ha provato con un tiro da lontano ma il portiere ha respinto facilmente; Mertens e compagni affronteranno agli ottavi gli Stati Uniti. Non c’è stato spazio, invece, per Ghoulam nell’Algeria che pareggiando con la Russia ha raggiunto (a discapito proprio della Russia) una storica qualificazione agli ottavi di un mondiale, mai accaduto prima, dove affronterà la Germania… un match quasi proibitivo!