Massimo Iodice. Quando la verità fa male! La risposta del direttore all’attacco ricevuto.

iodice“Infine Massimo Iodice, candidato sindaco alle ultime elezioni, definito da qualcuno il “Razzi” parlamentare della politica locale, prima centro destra, poi Udc grazie all’assessore regionale Sommese, poi ha lanciato l’associazione politica “Direzione Futuro”, che secondo un componente che ne ha fatto parte si è arenata dopo qualche mese. In consiglio comunale non ha mai svolto il ruolo di leader dell’opposizione, anzi il più delle volte ha preferito non esprimersi su importanti argomenti”.

Questa frase, al diretto interessato, deve essere parsa una offesa grave e da “lavare” col “sangue” di un post su Facebook. Tutto mi è sembrato cosi paradossale che, sarà l’aria sanremese, ho iniziato ad intonare una famosa canzone di Caterina Caselli: la verità ti fa malelo so.

Tuttavia, tanti lettori de “Il Giornale di Casoria”, hanno chiesto una risposta, ed hanno chiesto che non avvenisse sullo stesso mezzo dal quale ho ricevuto l’attacco ma che la condividessi in maniera più ampia, cioè riportandola in un articolo.

Inizio innanzitutto col dire, che non ci onora sapere che il consigliere Massimo Iodice legge il nostro “giornalino” (come lui ha avuto modo di definirci). Un giornale libero che si avvale della collaborazione di 50 redattori e ha oltre 60mila contatti al mese. Sarà che non abbiamo mai potuto dedicargli spazio, vista la sua inconsistente opposizione, e quindi ci ritiene poca cosa, chissà, poi, perché ci legge e continua a leggerci. Purtroppo la cecità del consigliere è evidente li dove mi accusa di averlo definito il “Razzi” del consiglio comunale (lo invito a rileggere l’articolo: QUALCUNO lo ha definito il “Razzi” parlamentare della politica locale, la considerazione non era certo mia, ma di chi lo conosce bene, ed io non ho avuto mai quella sfortuna).

 Il consigliere, poi, nel suo intervento afferma: Mai in questi anni ho votato un solo atto insieme alla maggioranza, sono tra i consiglieri comunali che ha presentato più interrogazioni e proposte per incalzare la stessa maggioranza ad adottare provvedimenti che siano vicini alle esigenze della cittadinanza.

Appunto, quello che ho avuto modo di scrivere nell’articolo: non ha mai svolto il ruolo di leader dell’opposizione” Addirittura, pensando di attaccarmi, ha affermato che è lui ad incalzare la maggioranza ad adottare provvedimenti, e che lo avrebbe fatto per essere vicino alle esigenze della cittadinanza. Nel rispondermi ha aggravato la sua colpa perché involontariamente ha detto che i provvedimenti di questa amministrazione sono anche suoi, è stato quindi lui stesso ad attribuirsi, stavolta, l’appellativo di Razzi. Non so, infatti, a cosa pensasse il consigliere Massimo Iodice, e per quali ragioni alcuni lo considerano il “Razzi” casoriano, ma con questa frase, forse, l’ho capito. L’onorevole Razzi, nel 2009, era deputato de “l’Italia dei Valori” ma manifestava piena solidarietà alle politiche sull’immigrazione della LegaNord, sosteneva cioè i provvedimenti di schieramenti diametralmente opposti al suo, giustamente, anche lui, lo faceva per il bene degli italiani, lascio a voi le considerazioni finali.

Sentendosi scoperto, forse temendo la fuga verso altri e più valenti consiglieri dei suoi elettori, ha pensato di poter attaccare membri della mia famiglia. Una delle cose più ignobili che un Democristiano possa fare, lo stesso Papa Francesco, giorni fa, parlando della situazione attuale ha detto: “Se offendi mia mamma, aspettati un pugno”. Ovviamente quella del Papa era una frase intesa ad evidenziare che chi offende deve aspettarsi una risposta e allora devo ricordare a “Razzi” di Casoria che pur essendo nipote dell’ex assessore Giulio Russo (che lui definisce discepolo casilliano) non mi è capitato di condividere la sua esperienza politica. Una storia fatta di sana politica, vissuta nell’onestà, nella trasparenza, nella lealtà, e in mille altre qualità che in pochi forse conoscono. Sempre il consigliere Iodice sentendosi offeso per la considerazione espressa da un componente della sua associazione “Direzione Futuro” rispolvera una vecchia storia, che a questo punto penso sia stata inventata proprio da lui, secondo la quale avrei aderito ad un movimento politico di poca fortuna. Penso di aver capito a cosa fa riferimento, la mia partecipazione, quale moderatore, ad un convegno organizzato nell’approssimarsi delle scorse elezioni. Un convegno organizzato da diversi professionisti della città con il solo scopo di presentare delle idee che qualunque amministrazione comunale avrebbe potuto portare avanti o condividere come parte del proprio programma, quella sì che era una “idea positiva” per Casoria. Ritengo di non dover chiarire altro, ne dover riferire cosa sia avvenuto dopo quel convegno, proprio perché quella idea apparteneva a diversi e ottimi professionisti della città, forse non sa o dimentica che i moderatori partecipano ai convegni per guidare la discussione e certo non per condividerne ogni volta l’ideale. Altrimenti non esisterebbero giornalisti ma scrittori di parte, è insito nel “mestiere” del giornalista intervenire anche a manifestazioni politiche di diversi schieramenti senza poi dover necessariamente condividerne la casacca politica, cosa che invece ha ammesso di fare lui, visto che con questa maggioranza di sinistra condivide i provvedimenti. Poi mi è parsa una vera barzelletta, e una ipotesi da fantascienza, la sua accusa che dovevo essere un’assessore nella giunta guidata dal mio familiare. Innanzitutto perché dimostra che solo quel pensiero lo spaventava e lo spaventa tuttora ma poi, perché, non conosce il significato di una parola che nella mia famiglia è fondamentale: Correttezza. Non siamo abituati a spartirci i “posti” in famiglia e a differenza di tanti altri politici non sono smanioso di trovare una poltrona che mi permetta di vivere alle spalle della comunità, è per questa ragione che finora non ho sentito il bisogno di candidarmi.

Non contento, delle ridicole accuse che mi ha rivolto, afferma che entro a far parte di un triumvirato (come coordinatore del pdl a Casoria) dal quale sarei stato allontanato. Mi sorge a questo punto, il dubbio, che prima del nostro “giornalino” lo Iodice, per aggiornarsi sulla situazione italiana, leggesse solo Topolino, altrimenti saprebbe che quel periodo è ricordato come il più attivo dei giovani pidiellini casoriani, decine di articoli pubblicati su giornali nazionali dimostrano la verità delle mie affermazioni. Decine di articoli che, anche oggi, diversi giornali pubblicano, perché  interessati a quelle idee a dimostrazione che si può operare per il bene dei cittadini anche senza avere biechi interessi politici. Ricordo, poi, che all’interno del Pdl quello che è stato “messo alla porta” non sono io, infatti ho rinunciato all’incarico di Coordinatore quando ho deciso di accettare la direzione de “Il Giornale di Casoria”, sempre per quel discorso, che evidentemente poco conosce, di non essere un giornalista di parte e di poter parlare e “criticare” chiunque fa degli errori. Pensava forse di esserne immune, perché è stato il candidato di una parte del centrodestra?

Evito di rispondere, poi, per altre persone che ha tirato in ballo, e riprendo a canticchiare la mia canzoncina: “nessuno mi può giudicare, nemmeno tu, SOPRATTUTTO TU”.

 Vincenzo Russo


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