Lustro e storia alla Nunziatella

IMG_0160Alle spalle della celeberrima Piazza del Plebiscito, un tempo chiamata Largo di Palazzo, sorge in via Generale Parisi 16 a Pizzofalcone la scuola militare Nunziatella, uno dei più antichi istituti di formazione militare d’Italia e del mondo. Si trova all’interno di un edificio storico che dal 1587 al 1751 fu sede del noviziato della Compagnia del Gesù. L’istituto fu fondato per volere di Ferdinando di Borbone il 18 novembre 1787 per riordinare le forze armate. Esso è situato in una posizione predominante, in alto sulla collina di Pizzofalcone, protetta dal mare e dai vicoli stretti e lunghi napoletani, ma vicino al centro propulsore della città, la piazza e Palazzo Reale. La sede fu scelta anche in chiave simbolica. Pizzofalcone è ricordata come la collina dove sorse il primo nucleo abitativo della città, l’antica Partenope. La scuola con l’adiacente chiesa della Santissima Annunziata costituisce un piccolo scrigno al riparo dai rumori della città. La Chiesa è conosciuta come cappella della Nunziatella, chiamata così sia perché legata al collegio e dedicata alla Vergine, ma anche per distinguerla dalla Basilica della Santissima Annunziata Maggiore, situata a Forcella. Fu edificata nel XVI secolo in pieno clima della Controriforma. Ciò che si nota oggi è una decorazione tipicamente settecentesca tra stile barocco e rococò. Fu rimaneggiata totalmente dall’architetto Ferdinando Sanfelice a partire dal 1736. L’unica tela cinquecentesca è conservata all’interno della Sacrestia e rappresenta il tema dell’Annunciazione. Come ogni chiesa che sorgeva dopo il Concilio di Trento (il concilio stabilì che le chiese dovevano essere ad unica navata per far concentrare il fedele verso l’altare), presenta un’unica navata con cappelle laterali coperte a volte a botte ed il tutto è decorato con marmi policromi e decorazioni in bronzo. L’altare riccamente sfarzoso e decorato con angioletti in marmo è opera di Giuseppe Sanmartino, l’autore della scultura “Il Cristo Velato” della Cappella Sansevero. Tra le tante tradizioni degli studenti della Nunziatella, esiste ancora oggi l’usanza di scrivere i propri nomi su pareti e marmi, tradizione che rappresenta un documento a cielo aperto visibile a tutti.
Laddove è possibile, per trovare questi tesori, basta andare oltre la Piazza, oltre il tran-tran quotidiano per immergersi in una realtà senza tempo che resiste ancora nonostante i secoli.


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