Les Merveilles: Bruno Caruso presenta la collezione 2015

DSC_1167Si definisce un “Artisan de luxe”,  Bruno Caruso, un artigiano del lusso, “un ossimoro per spiegare che per creare bellezza bisogna essere artigiani”; questa la filosofia del couturier partenopeo che vanta numerose esperienze internazionali, tra cui quella indimenticabile di Parigi, presso la maison parigina dallo stilista Jean Louis Scherrer. Pochi giorni fa ha presentato nel meraviglioso e sontuoso  Palazzo San Teodoro, voluto dal duca Carlo Caracciolo di San Teodoro e realizzato dall’architetto toscano Guglielmo Bechi, la sua nuova collezione 2015 “Les Merveilles”.

Oltre trecento gli ospiti che sono intervenuti alla kermesse; più di 40 le creazioni presentate: tre linee, 25 abiti da sposa, 10 abiti da sera e 5 modelli da uomo. Una collezione dai toni seduttivi, dove intarsi, cristalli, trasparenze e pizzi si fondevano con i corpi delle splendide modelle, che leggiadre hanno attraversato le diverse sale e fatto sognare il pubblico presente.

DSC_1176Al termine del fashion show, Bruno Caruso ha accolto le domande della stampa, ribadendo più volte, il forte desiderio di trasmettere alle giovani leve della moda gli insegnamenti che sono stati trasmessi a lui da Milano a Parigi, dall’Accademia di Brera, all’Accademia delle Belle Arti di Roma e nel corso dei diversi stage che ha conseguito con celebri nomi della moda, tra cui Valentino e il grande stilista napoletano Fausto Sarli. La sua volontà difatti è di avviare a Napoli, un’Accademia completamente gratuita, per futuri couturier.

Sarto e artigiano, ma con uno spiccato amore per il lusso e per i tessuti preziosi che lo hanno portato a creare e realizzare abiti da sera e da sposa fuori dal comune, contraddistinti da vertiginose scollature, costosi pizzi – e, quindi, importanti trasparenze –, perle e pietre preziose che Bruno Caruso giustifica in questo modo: “C’è un po’ di tristezza in giro, bisogna dare luce a queste bellissime donne”.

PHOTO ANGELA ACANFORA © 2014La collezione da sposa, propone  linee sinuose e sensuali, ispirate agli anni ’30 e ’40, quella stagione della moda che lo stilista stesso ha dichiarato di prediligere e che vede in Rita Hayworth la sua protagonista indiscussa. Diversi i tessuti preziosi impiegati per la realizzazione dei meravigliosi abiti: dalla seta ai pizzi, tanto amati dallo stilista, ai tessuti preziosi adoperati per le sontuose cappe da indossare in chiesa per coprire le scollature e le trasparenze. Le lunghezze sono variabili, ma il lungo predilige quasi sempre lo strascico. Il bianco ottico  viene affiancato da un caldo e prezioso color miele.

La collezione dedicata alla gran sera inventa abiti corti e bombati, che Bruno Caruso ha disegnato ispirandosi agli anni ’50 e ’60 e che trovano come modello ideale di bellezza Audry Hepburn. Gonne a godet, morbide e rotonde, si abbinano a corpetti aderenti con profonde scollature e con linee asimmetriche monospalla. Blu, nero, oro e argento restano i colori preferiti di Bruno Caruso per la sera che propone, però, anche un dolce rosa cipria ed un sensuale rosso Valentino. Per l’uomo, ritorno alla classicità sartoriale napoletana, dalle linee nette e decise: giacche doppiopetto e completi in shantung rovesciato, con i classici colori nero, blu scuro e grigio.

PHOTO ANGELA ACANFORA © 2014Molti gli ospiti internazionali che hanno partecipato alla sfilata: tra le prime file del Salone da Ballo di palazzo San Teodoro sedeva la figlia dello sceicco del Qatar, Aicha Bolho Aboutkaalil, la proprietaria del ristorante parigino African Lounge, Ami Bello, e da Zurigo l’imprenditrice italo svizzera Miriam Marini, tutte da tempo,  clienti fashion-addicted dello stilista napoletano.


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