Arrivano dalla Leopolda 6 di Firenze – la convention politica ideata e voluta da Matteo Renzi sin dal 2010 – alcuni messaggi diretti alla Campania e ai suoi amministratori locali. Lo stesso premier Renzi, infatti, ha dedicato una parte importante del suo discorso di chiusura al tema del Mezzogiorno, annunciando anche che la prossima edizione della Leopolda sarà incentrata proprio sul Sud, poiché da tempo ha assicurato l’impegno del suo governo per risolvere i problemi del Mezzogiorno e rilanciarlo in diversi settori: «Non ci sono più alibi. Il Sud ha tutto per risollevarsi. È il momento di dire basta con le chiacchiere. Chi ha il coraggio e la forza di intervenire lo faccia anche perché governiamo tutte le regioni. Se a questo giro non ce la facciamo con che faccia ci ripresentiamo alle prossime regionali? Verificheremo punto per punto gli impegni che prendiamo oggi».
Nello specifico, poi, il Presidente del Consiglio, ancora durante il suo intervento di chiusura di domenica scorsa, ha voluto ricordare alla platea che il governo – come promesso già in passato – ha finalmente stanziato i 150 milioni per la Terra dei fuochi, soldi destinati quindi alla rimozione dei sei milioni di ecoballe. Per tale vicenda, inoltre, Renzi ha anche confessato di aver sfidato apertamente Vincenzo De Luca a risolvere la questione e a distinguersi dai politici che lo hanno preceduto nel governo della Regione, “altrimenti sei un personaggetto”, etichetta che richiama quella letteralmente usata, in evidente chiave negativa, dall’ex Sindaco di Salerno in talune circostanze e nei confronti di diversi soggetti politici (e non solo), e ovviamente più volte ri-utilizzata da Maurizio Crozza nella sua imitazione dello stesso Vincenzo De Luca. Il governatore della Campania, invero, ha fatto sapere proprio in questi giorni che «Il capitolato per la Terra dei fuochi è già stato inviato all’Autorità anticorruzione e appena avremo il via libera partiremo con la gara». Segnale, questo, che l’attuale governatore non vuole perdere altro tempo, ma anzi vuole bruciare le tappe della macchina burocratica e dare concretezza a quanto sin qui affermato per risolvere i problemi della Regione.
In un altro passaggio sul Mezzogiorno, poi, ancora il premier Renzi si è soffermato su Bagnoli, per ricordare che anche per questa ventennale e irrisolta vicenda «per la prima volta» è stata finalmente indicata la strada per la sua soluzione. Bagnoli, definita da Renzi «uno dei posti più belli del mondo, bella quanto Firenze», ha ora i fondi ed il commissario, ossia gli strumenti idonei secondo il premier per giungere a risollevarsi: è per questo che la città deve tornare a credere nel suo futuro, così come tutto il Mezzogiorno italiano.
Una Campania, dunque, anch’essa protagonista durante la Leopolda. Certo, per ora, solo nelle parole. I prossimi mesi, come si sa, saranno tutti incentrati su un’altra vicenda, tutta politica, quella dell’elezione del Sindaco di Napoli. Di “parole”, pertanto, ne dovremo ancora sentire.
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