Legambiente: Napoli tra le città coperte dallo smog secondo i dati del rapporto Mal’aria

Sempre peggio la situazione in Italia relativamente all’aria respirata nelle grandi città. Non c’è Greta che tenga, è vera e propria emergenza, come evidenziano i dati dell’ultimo rapporto Legambiente. Il report Mal’aria, scatta una triplice foto sul nuovo anno, che si è aperto con molte città in codice rosso, sul 2019 e sul decennio appena completato.
E Casoria? Non ci sono dati sui piccoli centri di provincia, ma la vicinanza a Napoli e il traffico che attanaglia le principali arterie cittadine ogni sera, non fanno ben sperare. Respiriamo aria brutta e siamo purtroppo in “buona compagnia”.
Per il 2020, in queste prime tre settimane, Milano e Frosinone hanno sforato 19 giorni mentre Padova, Torino e Treviso 18. Non va meglio a Napoli e Roma che si attestano a 16 e 15.
E’ stato un anno molto critico il 2019, con 54 capoluoghi di provincia che hanno superato il limite previsto per le polveri sottili (pm10) o per l’ozono (O3), limiti stabiliti rispettivamente in 35 e 25 giorni nell’anno solare. In ben 26 dei 54 capoluoghi, il limite è stato superato per entrambi i parametri.
Il decennio 2010-2019 ci lascia in eredità un triste dato: il 28% delle città monitorate da Legambiente che hanno superato i limiti giornalieri di pm10 tutti gli anni, 10 volte su 10. La maglia nera va a Torino.

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