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“Le regole non danno limiti, ma opportunità”: il procuratore D’Alterio incontra i ragazzi dell’IC Nicola Romeo

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Sant’Antimo. Cosa sarebbe una società senza regole? Senza dubbio un caos! Questo si è tentato di ‘insegnare’ agli alunni dell’Istituto Comprensivo Nicola Romeo sabato scorso. Nell’auditorium della scuola si è tenuto, infatti, un incontro con il procuratore della Repubblica Armando D’Alterio che si è confrontato con gli alunni di prima e seconda media circa l’importanza del rispetto delle norme.

Il dott. D’Alterio ha iniziato il dibattito parlando di educazione e di autodisciplina.  Affinchè un adolescente sia ben educato è necessario un lavoro di squadra fatto dalla famiglia e dalla scuola, ma è anche importante che lo stesso impari a ‘regolarsi’, ad autodisciplinarsi (magari praticando uno sport).

“Occorre partire dalla consapevolezza che le regole non danno limiti, bensì opportunità – ha sottolineato il procuratore – ma per riconoscerle queste opportunità è importante un’accurata formazione culturale, perché la cultura è il collante sociale”.

Senza regole e senza cultura è facile che un adolescente possa scegliere strade sbagliate, valutandole come scelte più semplici e avvinandosi così all’illegalità.

A tal merito ha colpito molto un canto preparato dai ragazzi del coro che, sulle note di “Felicità” di Al bano e Romina, hanno personalizzato un testo proprio sulla legalità.

Legalità è la forza del cuore dell’essere umano che non se ne va: ebbene sì, questa frase del ritornello è rimbombata in sala. Così come le parole del preside Esposito che ha invitato gli insegnanti a fare sempre il proprio dovere, ad adempire alla missione che per passione seguono, a costo di sacrifici ma con l’unico fine di rendere i nostri adolescenti migliori. Ed ha infine esortato tutti gli alunni a rispettare se stessi e gli altri, perché prima di essere futuri uomini colti devono essere uomini con una propria cultura, e alla base della nostra cultura di origine vi è l’apprendimento e il rispetto dei valori morali.

“Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”: per vivere in modo civile bisognerebbe tener ben presente, e soprattutto rispettare, tale principio.