“Le leggi del desiderio”: il nuovo film di Silvio Muccino

angela acanfora photographer copyright 2015_17Si è tenuta il 23 febbraio presso il cinema Metropolitan di Napoli, la conferenza stampa e proiezione esclusiva del nuovo film di Silvio Muccino “Le Leggi del Desiderio”, scritto a due mani con Carla Vangelista e in uscita nelle sale  il 26 febbraio 2015.
Silvio Muccino ritorna alla regia e a recitare nel ruolo di protagonista al fianco di un cast d’eccezione: Nicole Grimaudo, Maurizio Mattioli, Carla Signoris , Luca Ward, Carlo Valli, Tiziana Cruciani, Gianni Ferreri e tanti altri.
Una storia che fa riflettere, una storia che ripercorre i desideri della società attuale: l’amore – il piacere – il successo – il potere, i desideri più ambiti dal genero umano e per i quali ognuno di noi è disposto a fare tutto pur di ottenerli, ma che  alla fin fine non ti appagano veramente ma ti aiutano però a capire quanto sia più importante essere rispetto all’apparire. Ogni giorno, per riuscire a ottenere l’oggetto del nostro desiderio, modifichiamo noi stessi e la nostra realtà, o perlomeno, cerchiamo di farlo, secondo Giovanni Canton il carismatico e life coach  motivazionale interpretato da un brillante Silvio Muccino e protagonista di questa storia, ispirato ad  Anthony Robbins, un vero motivatore, che tramite un talent e delle tecniche precise ricerca persone comuni da aiutare per il raggiungimento dei propri desideri, sia esso il piacere, il lusso, il potere, il successo o l’amore.

angela acanfora photographer copyright 2015_23“Io sono della filosofia dei Rolling Stones, – dichiara Silvio Muccino – che sostenevano: non puoi sempre avere quello che desideri, ma potrai avere ciò di cui hai bisogno, e questo per me è il cuore del film e del concetto che intendevo trasmettere. Il mio personaggio (Giovanni Canton)  è molto diverso dal mio essere- aggiunge Muccino –  ho vestito per la prima volta i panni di qualcun altro, ho ballato, ho fatto tutto un duro  lavoro di  voce e di attitudine nel personaggio e per renderlo realistico alla platea. C’è da dire che sono nel mondo del cinema da quando avevo 16 anni e conosco molto bene quelle maschere, i miei personaggi spesso diventavano i miei vestiti, tatuati addosso non tanto per me ma anche per le persone che si riconoscevano in quei personaggi e in quei ruoli… e man mano che  andavo avanti ho sentito il bisogno di fermarmi e di capire chi ero io privo di quei vestiti e mi sono dovuto spogliare del cinema. Ho sentito l’esigenza di far uscire il cinema dalla mia vita per un po’ e di entrarci io, veramente… è stato un ritorno molto importante a me stesso… Quindi il percorso  di Canton, è molto vicino al mio essere e questo suo tornare piano piano alle sue fragilità grazie al personaggio di Matilde (Nicole Grimaudo) e attraverso di lei si riconosce, involontariamente e scopre la sua reale indole e voglia di essere.” Per quanto riguarda i talent show, credo che in un momento di crisi come questo, siano una scorciatoia o di una corsia preferenziale  da intraprendere per mostrarsi, non siano da demonizzare ma un elemento in più… Penso solo che se hai talento non puoi mentire, e pure se non ce l’hai non puoi mentire più di tanto perché prima o poi mostri ‘la corda’, quindi sta nelle mani dell’artista il segreto del controllo dello strumento del talent.”

Ad accompagnare Silvio Muccino alla conferenza, la coo-protagonista e brillante Nicole Grimaudo, che ha tenuto a precisare l’importanza delle proprie esperienze di vita, anche quelle brutte, quelle comiche “alla bridget jones, come il suo personaggio adotta“- che aiutano la persona a crescere e a scegliere di essere più forte e migliore nella vita di tutti i giorni.

 


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