Pomeriggio di un venerdì qualunque, ultimo giorno lavorativo prima della ripartenza di terzo, quarto e quinto anno della scuola primaria, prevista per lunedì 18 gennaio, in Campania, per effetto dell’Ordinanza del Presidente De Luca.
È in questo momento che dalla Regione arriva l’ennesimo colpo di teatro: lunedì parte solo la terza classe della primaria, stop a quarta e quinta.
L’annuncio arriva dopo la consueta diretta social del governatore in cui aveva provocatoriamente annunciato che la Campania diventerà la prima regione italiana “Covid free”.
Un comunicato stampa che getta il panico tra il personale della scuola già pronta ad accogliere il resto degli alunni della primaria e tra quei genitori che vista la fine dell’isolamento forzato imposto dalla DAD, erano pronti a tornare al lavoro.
Insomma una mossa da gambero quella della Regione che scontenta tutti ed ancora tratta l’istruzione come qualcosa di poco essenziale nella strutturazione della nostra società, soprattutto per i tempi in cui è avvenuta.
Ma ciò che certamente innescherà polemiche è la disposizione, riassunta nel medesimo comunicato, secondo cui: “È dato mandato alle Asl di distribuire ai medici di medicina generale test antigenici per il monitoraggio della situazione dei contagi del personale della scuola, docente e non docente, con priorità per chi è già impegnato per la didattica in presenza.”
Una disposizione che coglie di sorpresa tutti; per primi i medici di base su cui pioverà un’incombenza certamente non desiderata che rischia di far diventare anche gli studi medici luoghi di assembramento (come gli uffici postali – Ndr) e quindi di potenziale contagio.
Poi, come faranno i medici a riconoscere chi fa parte del personale scolastico il quale è sicuramente distribuito in più Asl del territorio e non è detto che siano tutte della Campania?
Insomma sarà caos ma soprattutto perché è una decisione presa senza consultare i medici e senza informare la scuola; ne sui modi, ne sui tempi.
Solo successivamente è intervenuta l’Ordinanza n.2 del presidente De Luca che ha fissato al 25 gennaio il termine di rientro a scuola delle classi quarta e quinta elementare. Quindi unitamente alla ripresa in Campania di scuole secondarie di primo e secondo grado.
La stessa Ordinanza ribadisce quanto già annunciato dal comunicato stampa del giorno precedente aggiungendo la frase: “nelle more di successivi accordi di collaborazione…” , senza però specificare tra chi o con chi. Che ci siano in agguato privati pronti a sostituire la sanità pubblica nella somministrazione dei test?
Insomma il caos in Campania in merito alla ripresa scolastica è servito, con buona pace del Ministro dell’Istruzione che in queste ore è impegnata…a restare al suo posto.
Ma soprattutto di alunni e genitori, sbaragliati, sbattuti, usati ma soprattutto privati di un servizio educativo efficace. Pochi saranno infatti gli alunni che di questi anni ricorderanno i contenuti studiati, ciò che ricorderanno infatti saranno i disagi subiti.