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La doppia faccia della Notte Bianca Afragolese: Gran parte del Corso Garibaldi escluso dall’iniziativa

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12369123_961087480631815_1385030699524931700_nVenerdì 18 dicembre 2015, si è tenuta la tanto attesa Notte Bianca afragolese, promossa dall’Amministrazione Comunale e desiderata soprattutto dai negozianti locali, dato che la prima finalità dell’iniziativa dovrebbe essere la promozione e la valorizzazione del commercio cittadino in un periodo che, sfortunatamente, non risulta essere dei più floridi. Per questo, nei giorni precedenti, si respirava in città un immenso fermento ma poi, ancora una volta, ecco il configurarsi di un’amara sorpresa per una parte dei commercianti, infatti leggendo la programmazione dell’iniziativa, stilata dall’amministrazione comunale, è risultato subito evidente che veniva esclusa dalla notte bianca gran parte del Corso Garibaldi, come se, ormai, costituisse una zona a se, non rientrante minimamente nei confini della città. Ecco, quindi, che se da un lato del territorio cittadino, precisamente in zone quali C.so E. De Nicola, via Oberdan, P.zza Gianturco si festeggiava con artisti di strada, spettacoli di cabaret e musica a volontà, a distanza di pochi passi, veniva a configurarsi uno scenario nettamente diverso. Infatti, il grande tratto di Corso Garibaldi, che aveva inizio dall’incrocio via Cavallotti/Tasso, escluso dalla programmazione, era totalmente bloccato dal traffico delle auto che impediva, tra l’altro, anche ai potenziali clienti di quell’area, già lesa e con gravi problemi di parcheggio, di sostare per effettuare eventuali acquisti. Ancora una volta, quindi, i negozianti di un Corso che viene definito di prima categoria anche nel regolamento comunale COSAP (Canone per l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche) vengono delusi, penalizzati e messi in secondo piano rispetto ad altre zone cittadine dove le iniziative comunali risultano essere, ormai, di casa e dove le strade si presentano maggiormente illuminate e curate. In effetti, il malcontento dei negoziati dell’area scartata, risulta essere tutt’altro che immotivato, visto che, passeggiando per Afragola durante la notte bianca, il divario tra le strade della città risultava evidentissimo, difatti si passava da una piazza Gianturco illuminata in cui predominava il “nuovo” e luccicante albero di Natale ad una zona poco illuminata, in cui i negozi erano stati costretti a chiudere, dato il confluire della folla in altri punti urbani ove erano state pianificate varie attrazioni ,che coincideva, appunto, con il Corso Garibaldi. Immenso, quindi, il disappunto dei residenti e dei titolari dei negozi del luogo in questione che affermano che, ormai, il loro status di cittadini si risolve soltanto nel pagamento dei tributi.