“Puoi leggere, leggere, leggere, che è la cosa più bella che si possa fare in gioventù: e pian piano ti sentirai arricchire dentro, sentirai formarsi dentro di te quell’esperienza speciale che è la cultura”. Sono queste le parole che Pier Paolo Pasolini rivolgeva ad una ragazza che sulla rivista “Vie Nuove”gli aveva scritto di voler studiare all’università ma di non avere i soldi per farlo.
La conoscenza è l’unico modo per essere indipendenti, liberi di scegliere e di crescere con consapevolezza. E’su questi fondamenti e su questi principi che venerdì 22 dicembre sarà inaugurata la Biblioteca di Scampia. Alla cerimonia che si svolgerà dalle ore 15 alle 17 sarà presente anche il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Il luogo scelto è un simbolo della rinascita del quartiere: l’Officina delle Culture “Gelsomina Verde”. Dedicata ad una vittima innocente della camorra, Gelsomina Verde, la ragazza che nel 2004 fu assassinata durante la Faida di Scampia tra Di Lauro e Scissionisti e nata come presidio di legalità nel plesso di “palazzine popolari” conosciuto come “Case dei Puffi” al Lotto P5 in via Ghisleri, l’Officina delle Culture è un ex istituto scolastico utilizzato dalla camorra come deposito di armi e ricovero abusivo per tossicodipendenti.
Bonificato grazie all’aiuto di 1300 volontari in tre anni, l’istituto ospiterà attività formative e culturali rivolte ai minori a “rischio” e alle classi svantaggiate. Qui è stata allestita la Biblioteca ed una sala di lettura attrezzata su un progetto ideato da Anart (Associazione Nazionale degli Autori Radiotelevisivi),gestito dall’associazione Resistenza Anticamorrae finanziato dalla SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) con il sostegno dell’AIB (Associazione Italiana Biblioteche), dell’Associazione Amici di Città della Scienza, dell’Associazione Italiana Editori e patrocinato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli.
La biblioteca verrà inserita nel circuito delle biblioteche pubbliche grazie al supporto dell’Assessore alla Cultura Gaetano Daniele e al Direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli Francesco Mercurio e comprenderà tra le prime collezioni i libri per la prima infanzia e ragazzi finanziati da LIBeR; la biblioteca della legalità, sui temi dell’antimafia e dell’impegno civile ed una vasta collezione di narrativa, in particolare di autori napoletani e del Mezzogiorno.
Ognuno dei partecipanti all’inaugurazione avrà in regalo un libro, strumento simbolo della resistenza contro la criminalità che verrà consegnato dai promotori dell’iniziativa: Gaetano Blandini, direttore generale di SIAE;i rappresentanti di ANART Linda Brunetta e Massimo Cinque; la presidente di AIB Campania Maria Rosaria Califano; Ferruccio Diozzi presidente dell’Associazione Amici di Città della Scienza; il vice-presidente di AIE Diego Guida e l’Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Napoli, Alessandra Clemente.
Sarà proiettato un video per illustrare le fasi di costruzione e le modalità d’accesso al prestito dei libri alla popolazione e agli ospiti tra i quali il giornalista Sandro Ruotolo, primo sponsor dell’iniziativa; l’ex magistrato oggi presidente della casa editrice Garzanti, Gherardo Colombo; il Procuratore della Repubblica di Napoli, Giuseppe Borrelli; lo scrittore Maurizio De Giovanni ed il cantante Tony Tammaro.
“Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”. Queste le parole del sommo poeta nel ventiseiesimo canto dell’Inferno: la cultura è ambizione, è curiosità, è confronto, è passione e sete di conoscenza.
Francesco Verde, fratello di Gelsomina, ha ricordato che la Biblioteca di Scampia è un obiettivo importante per la memoria della sorella, lei che credeva che la cultura sia riscatto e strumento per dare libertà alle persone, perché è in questo modo che si restituisce alle persone la libertà di poter scegliere, di saper distinguere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato: nulla più della cultura rende liberi.