Di metodi contraccettivi per le donne ce ne sono molti e diversi, tuttavia la contraccezione ormonale è sicuramente quella più utilizzata, adatta e adattabile a tutte le esigenze.
All’incirca il 20% delle donne in età fertile, sotto i 45 anni, assume un contraccettivo ormonale. La percentuale è tra le più basse in Europa, però in lenta e costante crescita da almeno un ventennio, segno quindi che l’informazione si diffonde in maniera adeguata.
Non è necessario fare delle analisi specifiche: la donna deve recarsi da un ginecologo che ne verifica lo stato di salute e ne raccoglie l’anamnesi. Se la donna è in buona salute, ha un’anamnesi familiare negativa per malattie cardiovascolari, non fuma, è sufficiente misurare la pressione arteriosa, se questa rientra nei limiti può assumere un contraccettivo ormonale. Ai successivi controlli basterà continuare a monitorare la pressione arteriosa. In commercio troviamo tanti tipi e marche di contraccettivi orali. La pillola anticoncezionale è un farmaco orale che rilascia due ormoni: il progesterone e l’estradiolo, molecole sintetizzate in modo da essere simili alle omologhe prodotte naturalmente dal corpo umano femminile. A seconda della tipologia e della marche, la pillola anticoncezionale può variare nelle concentrazioni di progesterone (ma non tanto da rendere meno efficace la copertura contraccettiva), ma non l’estradiolo. In realtà esistono anche delle pillole di solo progestinico adatte a periodi particolari come l’allattamento.
Questi due ormoni hanno lo scopo di bloccare l’ovulazione agendo sull’ipofisi, che è la ghiandola endocrina preposta proprio alla funzionalità ovarica, ma non solo. Durante il periodo di assunzione del contraccettivo, si producono delle modifiche a livello di mucosa cervicale (secerne un muco “nemico” degli spermatozoi) e di mucosa uterina, che diventa inadatta ad accogliere l’ovulo fecondato. Tutte queste modifiche, che impediscono alla donna di restare incinta, sono reversibili e non compromettono la funzionalità ovarica. Dopo anni di pillola si può diventare mamme anche subito.
Nelle giovani le linee guida internazionali consigliano di prescrivere, come prima scelta, una combinazione estro-progestinica a basso dosaggio, così da ridurre al minimo la possibile ritenzione idrica e altri effetti collaterali. Se la ragazza tollera bene questa pillola e i cicli rimangono regolari, può continuare così fino a che lo ritenga necessario.
Se la donna ha anche già avuto dei figli, senza che si manifestassero problemi di trombosi, la contraccezione ormonale è senz’altro indicata ed è la meglio tollerata. In caso di mestruazioni abbondanti poi, si può ricorrere a pillole con medio alto contenuto ormonale, invece di quelle a basso dosaggio, per ottenere anche uno scopo terapeutico.
Si assume una compressa al giorno, sempre alla stessa ora, per un ciclo di 21 giorni, poi si ricomincia. Considerando che per essere assimilata dall’organismo la pillola impiega circa 5 ore, bisogna tener conto che se in quel lasso di tempo si verifica vomito o attacchi di diarrea, la pillola andrà ripresa. Se in contemporanea alla pillola anticoncezionale bisogna assumere altri farmaci bisogna controllate nel bugiardino se possono comprometterne l’efficacia.
Tra gli effetti collaterali vi è una lieve maggior tendenza alla ritenzione idrica e una maggior predisposizione alla formazione di trombi.
Non esiste solo la pillola, infatti la tecnologia si è molto evoluta riuscendo ad affiancare alle tradizionali forme orali medicinali del tutto simili ma con altre vie di somministrazione.
Con i prodotti più innovativi i vantaggi sono soprattutto di tipo pratico perché questi contraccettivi, sempre ormonali, hanno vie di somministrazione diverse da quella orale. Nello specifico si tratta del cerotto transdermico e dell’anello vaginale: entrambi rilasciano una combinazione estroprogestinica come quella contenuta nelle pillole.
Il cerotto dura una settimana, poi va sostituito. Ogni ciclo dura 3 settimane, poi si sospende per una settimana, durante la quale compare la mestruazione, poi si riprende.
L’anello vaginale, che la donna inserisce in loco da sola, dura invece 3 settimane, poi si rimuove in attesa della mestruazione, e se ne applica uno nuovo dopo 7 giorni.
La contraccezione ormonale ha anche altri vantaggi: oltre a sicurezza ed efficacia, offre dei benefici secondari. Studi scientifici hanno infatti dimostrato che assumere i contraccettivi ormonali riduce il rischio di tumore dell’ovaio e del colon retto; per l’ovaio il beneficio si mantiene per i 10 anni successivi l’utilizzo della pillola.