La comunità parrocchiale di San Paolo accorsa numerosa per dare il proprio commosso saluto al Sac. Don Nunzio D’Elia

La comunità parrocchiale di San Paolo, in data 07 ottobre 2017 è accorsa numerosa per dare il proprio commosso saluto a quello che per ben ventitré anni è stato, non solo una guida spirituale,ma anche morale per molti fedeli, il caro amato Sac. Don Nunzio D’Elia, il quale ha lasciato l’impegno attivissimo che aveva in parrocchia per dedicarsi ai tanti altri impegni e non ultimo quello di presidente del tribunale per le canonizzazioni. Di seguito, verrà riportata la lettera che l’intera comunità al termine della celebrazione, presieduta da Sua Ecc.za Rev.ma Lucio Lemmo, ha rivolto come ringraziamento e che ben esprime tutta la dedizione che il parroco casoriano ha messo nello svolgere il proprio mandato pastorale. “Padre Nunzio, Scusatemi se adesso mi permetto di darvi del Tu, ma in questo momento a parlare è la voce dell’intera comunità, la famiglia spirituale che in questi ventidue anni hai costruito, della quale sei stato Padre, Fratello, Figlio e, speriamo bene… anche Nonno. E’ stato difficile trovare il punto d’inizio di questo discorso, davvero era tanto il materiale a disposizione, poi casualmente ho letto il decreto con cui il Vescovo di allora, Michele Giordano, ti nominava Pastore di questa comunità. Quella cornice non è stata in questi anni esposta in bella vista, ma lo hai tenuta umilmente nascosta. Chissà perché ? Forse perché conteneva il solito lungo elenco di titoli “Professore di teologia spirituale e liturgica, Direttore dell’ISSR a Napoli, Canonico della Collegiata di San Mauro, Presidente delegato del Tribunale per le canonizzazioni”; tutti noi però sappiamo che mai ti sei fregiato ed hai esposti questi riconoscimenti In questa comunità il tuo curriculum ha contato poco, per noi tutti infatti sei sempre stato “Padre Nunzio”.
L’augurio del Vescovo in quel decreto è questo : “Siamo certi che sarai il buon pastore del gregge del Signore e che ti adopererai con prontezza e costanza per la salvezza delle anime in modo che quando apparirà il Pastore Supremo tu possa ricevere la corona incorruttibile della Gloria! “
Se Il Cardinale Giordano fosse qui presente gli potremmo dire che quelle sue parole son state una profezia riguardo al tuo Ministero pastorale, davvero in questi anni la tua opera è stata
caratterizzata da prontezza e costanza, a partire dalla celebrazione dall’Eucarestia. Ogni giorno questo altare è stato la mensa su cui si compie il Sacrificio di Cristo, con l’afa estiva o
con il gelo invernale, ogni giorno, con precisione meticolosa eri lì a celebrare la Santa Messa, anche quando le forze son venute meno, perchè, ci hai sempre insegnato la Liturgia, specialmente
quella eucaristica, è “Glorificazione di Dio e Santificazione dell’Uomo”.
Questo ci insegna il Concilio Vaticano II che tu hai sempre vissuto pienamente, del quale ti sei considerato figlio, e che hai cercato di far vivere, conoscere e amare anche da tutti noi.
Nel campo liturgico non eri né progressista né conservatore, ma solo attento all’aspetto della partecipazione attiva, cercando di far comprendere attivamente a tutta la comunità il valore di ciò
che avviene realmente sull’ Altare. Anche nel campo Musicale eri un esperto, un Maestro, un Dottore… Bastava essere in parrocchia nel primo pomeriggio per ascoltare le tue “sonate” solitarie su
quell’organo di cui vai ancora fiero per essere il primo organo elettronico a canne.
La corona del Rosario è stata la tua compagna nei pomeriggi di bel tempo nelle piccole passeggiate in attesa dell’arrivo dei fedeli. Non eri mai soddisfatto, volevi sempre elevare ancora di più l’animo del tuo gregge, nell’amore per l’Eucaristia attraverso le numerose adorazioni, nell’amore per la Madonna. Come la Maddalena scelse per sé la parte buona, anche tu hai dedicato attenzione allo Spirito, al Mistico, nello studio delle vite dei Santi.
Si può affermare tranquillamente che Casoria è terra dei Santi soprattutto grazie alla tua bravura, alla tua sensibilità.
Ma sei stato anche come Marta, nel servizio silenzioso e nascosto per il bene dei più poveri. Una carità che pochi conoscono perchè tu, umile nel cuore, hai fatto tuo il consiglio del Signore di non
far sapere alla destra ciò che fa la sinistra. Tanti hanno bussato alla tua porta e tu non ti sei tirato indietro, hai dato a chi ha chiesto, non hai mai tirato la mano a chi chiedeva un aiuto per la
propria famiglia, attraverso gesti concreti di carità. Anche costoro oggi ti ringraziano. Tu sei e sarai sacerdote per sempre al modo di Cristo Grazie di tutto, grazie di Cuore.”
Altresì caloroso è poi stato il commiato della Associazione Culturale Padre Ludovico da Casoria nel Sogno e nel Segno di Pina, ivi rappresentata da Annamaria Mugione e Caterina Del Mondo che con queste parole hanno mostrato la propria vicinanza: “ Ci hai insegnato tanto e ci accorgiamo di essere cresciuti sotto ogni aspetto, grazie ai tuoi insegnamenti. Con la tua autenticità sacerdotale ci hai insegnato ad amare anche chi ci ha offeso, chi ci ha reso qualche torto e nell’impegno di offrirci la testimonianza di vero discepolo, ci hai educato all’accoglienza del prossimo e all’attenzione verso chi è in difficoltà. Ci hai insegnato ad avere fiducia nella misericordia divina e questo apre il nostro cuore alla speranza dandoci lo slancio per andare sempre avanti sereni nel nostro cammino. Come cristiani ci hai guidato ad essere: “sale della terra e luce del mondo”.
Non sempre quello che abbiamo fatto ha avuto risonanza, hai voluto essere sempre dietro le quinte, mai apparire ma il tuo costante operare ha dato i suoi frutti nella santificazione di Suor Giulia
Salzano, P.Ludovico,, Suor Maria Cristina Brando, ancora aperte le cause di cui sei maestro di Caterina Volpicelli ed il Venerabile Sisto Riario Sforza Arcivescovo di Napoli dal 1845 alla morte
avvenuta nel settembre del 1877 e tanti altri. Hai voluto fortemente che la nostra Associazione nascesse proprio qui in questa parrocchia e che qui avesse la sua sede. Siamo qui grazie a te.”.
Forte dell’insegnamento di questo grande maestro, la comunità S.Paolo si prepara a proseguire il proprio cammino sotto la guida del nuovo sacerdote Don Giuseppe De Vincentiis.


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