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Intervista a Giulio Tarro Virologo di fama mondiale del Comitato della Virosfera

in Cronaca & Attualità — di Redazione — 29 Novembre 2020
A cura di Valentina Busiello – Giulio Tarro Virologo di fama Mondiale, del Comitato della Virosfera (la sfera dei virus). Scienziato selezionato dalla IAOTP International Association of Top Professionals.  Presidente della Fondazione Teresa e Luigi de Beaumont Bonelli per le ricerche sul Cancro, e Chairman dell’Accademia Mondiale di Tecnologie Biomediche dell’UNESCO, responsabile del Comitato della Virosfera (la sfera dei virus), gli organismi presenti in maggior numero, nelle terre, acque e nell’aria.  La Fondazione Teresa e Luigi de Beaumont Bonelli nasce nel 1978 con la elezione in ente morale da parte dell’allora Presidente della Repubblica Leone. L’iniziativa vede la luce grazie ad un atto di liberalità della Marchesa Teresa Berger De Beaumont Bonelli che alla sua morte avvenuta in Roma nel 1973 istituiva erede del suo patrimonio la costituenda Fondazione e ne nominava Presidente a vita il Professor Giulio Tarro, scienziato di fama internazionale. La Fondazione che ha la propria sede legale in Napoli, nasce come momento aggregante di  atti di liberalità ed ha come finalità quella di promuovere la ricerca sul cancro. Essa rappresenta nel nostro Paese un raro esempio di liberalità privata che concorre concretamente al sostegno delle ingenti spese necessarie alla ricerca oncologica. Attualmente la Fondazione dedica particolare attenzione ai giovani ricercatori con il finanziamento di borse di studio e mira a sensibilizzare e ad informare il pubblico attraverso convegni su argomenti di settore e tavole rotonde.
Professore Giulio Tarro e’ sempre una gioia ed un grande onore ritornare qui da lei a Posillipo in questa citta’ magnifica dal panorama mozzafiato. Chiacchierando ormai di attualita’, lei e’ un Professore, un Virologo di fama mondiale sui virus in generale. Un professionista attento che guarda avanti ed oltre. Quasi direi un pre-Covid dei tempi, anche come argomenti che vengono discussi.
Il buon senso che non manca mai e che viene dall’esperienza di chi ne ha passate tante. Ce ne parla?
“Guardi il buon senso è importante, soprattutto se viene da una lunga esperienza di chi veramente ne ha passate tante. In effetti io ho cominciato da studente con cambio di professore al secondo anno, ho fatto corsi di studi di anatomia un corso diretto dal Professore Fumagalli. Personalmente sono venuto a Napoli come Virologo dove ho scoperto l’interferenza virale, poi mi sono laureato in Virologia come tesi. Sono stato subito, dopo un paio d’anni dal Professore Albert Bruce Sabin. In questa situazione attuale in cui stiamo vivendo la pandemia, credo che in particolare siamo fuori pista, nel senso che abbiamo registrato all’inizio dell’estate  un notevole calo dei casi di Covid, poi nel mese di luglio ed agosto ci sono stati gli spostamenti all’estero da parte dei nostri connazionali, ed inoltre come ogni estate una delle mete preferite è stata soprattutto in Sardegna, per cui siamo ritornati ai contagi alti. Il problema e’, che non abbiamo chiuso le frontiere, cosa che e’ stata fatta in Cina cosi’ da evitare ulteriori ritorni di ondate di contagi, ma siamo andati oltre a fare vacanze: una sorta di liberi tutti”.
Professore Giulio Tarro, parlando della Cina, secondo lei in generale, quando si produce un virus di qualsiasi natura, artificiale o naturale in laboratorio e’ vero che si ha gia’ un antidoto pronto?
“Certo. I cittadini cinesi ad agosto in particolare sono andati come turisti fuori, e sicuramente qualche turista e’ venuto anche da noi ad agosto, a frontiere spalancate, senza nessuna forma di controllo.Pertanto  nei mesi successivi si è riscontrata una  situazione epidemiologica accentuata, con i contagi, che crescevano a dismisura. Inoltre  i famosi tamponi che dal mese di marzo erano un 10-20 mila, poi sono saliti a 100-200 mila, e ovviamente abbiamo cercato di inseguire il portatore senza sintomi, il portatore sano, soprattutto c’è stato un ribaltamento. Secondo me le malattie e le terapie intensive, piene sono anche dovute alla paura, diciamo che il 60% del ricovero e’ da codice verde. C’è proprio una fissazione. In più la Medicina territoriale in Italia, ha subito per il passato troppi tagli. Per cui la gente preferisce andare in ospedale.”
Professore Tarro, parlando delle mascherine chirurgiche?
“La mascherina e’ sempre stata portata da chi gia’ è contagiato per evitare di moltiplicare il contagio degli Operatori Sanitari che vengono a contatto con pazienti potenzialmente contagiosi. Punto e basta! Il resto e’ tutto un di piu’, nel senso che, anche chi non è contagiato non dico potrebbe farne a meno della mascherina, perché in ogni caso  va bene indossarla, in quanto non si sa mai la persona in questione con chi si relaziona in quel momento. Quindi per quelli non contagiati e i contagiati e’ importante sempre indossarla. Per i bambini induce un autismo funzionale, poiche’ loro sviluppano proprio nei primi anni questo associazionismo basato sulle emozioni sulla visione che hanno”.
Professore Giulio Tarro e’ vero che le persone che vivono vicino al mare, sono meno colpiti da questa terribile infezione?
“E’ cosi’. Se parliamo di iodio, raggi solari, abbiamo meno rischio quasi zero rischio. Sono pericolosi invece, gli ambienti al chiuso dove si puo’ accumulare la carica virale facilmente attaccabile e contagiarsi. Quindi in ambienti chiusi vanno tenute aperte le finestre. Nella mia lunga esperienza, i Medici di un tempo tra i rimedi contro i virus , optavano per aria e sole”.
Professore Tarro parliamo di vaccinazioni, cosa ne pensa?
“Considerando che noi, in Italia per questioni geografiche già abbiamo avuto la stagione estiva, che ora, invece, è arrivata in Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa, Argentina, Cile. Possiamo rilevare che questi Paesi  hanno avuto il Coronavirus, pero’ stranamente non hanno avuto epidemie influenzali. Questa è la novità. In questi casi il vaccino non solo e’ inutile ma direi di piu’, poiche’ ormai sappiamo che i soggetti vaccinati contro l’influenza sono fragili nei riguardi del Coronavirus. E questo virus si attiva in questi soggetti almeno nel 36% dei casi. Se una popolazione pero’ lo fa da sempre e lo ha fatto il vaccino antinfluenzale non c’è quell’abbassamento immunologico di chi non ha mai fatto un vaccino antinfluenzale. Chi non l’ha mai fatto non deve farlo, ora a maggior ragione che c’è questa situazione. Se non c’è motivo non va fatto alcun vaccino”.
Professore Tarro, di recente ha tenuto un convegno importante in call a Milano su temi importanti come la Lattoferrina, un rimedio contro il Covid-19?
“Al Convegno sulla Lattoferrina, sono stato presente telematicamente, ed  ho discusso un argomento importante. In merito,  c’è stata anche una dichiarazione ANSA. La Lattoferrina e’ una proteina globulare multifunzionale con attività antimicrobica, sia battericida che fungicida, appartiene alla famiglia delle transferrine e possiede una massa molecolare di 80 KDa, con due siti di legame per lo ione ferrico (Fe3+), similmente alla stessa transferrina. La lattoferrina non è mai satura di ferro e il suo contenuto ferrico varia. Si trova soprattutto nel latte ed è anche presente in molte secrezioni mucose come le lacrime e la saliva, inoltre protegge i neonati da infezioni all’apparato gastrointestinale”.
Professore Tarro ci parla della cura con il Plasma contro il Covid 19?
“L’Associazione Americana del farmaco che ha concluso la sperimentazione in merito, sta autorizzando 35 mila Operatori Sanitari, essi assumono questo Plasma per poter affrontare i soggetti contagiati come se fossero in qualche modo “vaccinati” in sostanza. Questa e’ la miglior cura, secondo me, contro il Covid 19, ed io l’ho detto fin dall’inizio. Nel Plasma, vi  sono gli anticorpi che hanno formato i guariti dal Covid19, quindi questi pazienti guariti sono i donatori degli anticorpi. La mia e’ pratica non teoria”.
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Tag: covid-19, professore, Tarro, virologo
Redazione Autore: Redazione

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