Inizia finalmente l’avventura di Russia 2018, la 21a edizione dei Mondiali di Calcio per nazioni.
Sarà, come tutti sanno, un’edizione amara per noi italiani, costretti ad osservare da lontano le gare che vedranno affrontarsi le squadre più forti per quella che si preannuncia come un’edizione scoppiettante.
Non sono mancati, infatti, i fuochi d’artificio ancor prima del calcio d’inizio: alla vigilia dell’esordio la Spagna ha esonerato il c.t. Lopetegui, reo di aver già firmato un contratto con le merengues madrilene, orfane di Zidane.
Sconcerto e preoccupazione tra le furie rosse, che dovranno affrontare il Portogallo di Cristiano Ronaldo nel primo match del proprio girone; le due nazionali iberiche sono di diritto tra le favorite, ma al primo posto come tradizionalmente avviene c’è il Brasile di Neymar.
I verdeoro, penta campioni hanno già il record di vittorie ma sono in caccia del sesto titolo per riscattare le ultime partecipazioni non esaltanti, soprattutto l’onta subita dalla Germania, che travolse il Brasile per 7-1 nel mondiale di casa.
Insieme alla nazionale carioca, i sudamericani dell’Argentina di Lionel Messi, la Francia guidata da Deschamps e l’Inghilterra, sempre in cerca del bis dopo l’unica edizione vinta nel 66’.
Un discorso a parte merita proprio la Germania; i tedeschi hanno vinto come noi quattro edizioni ed anche quando non godono dei favori del pronostico sono sempre capaci di arrivare fino in fondo.
Al momento non sembra esserci troppo spazio per gli outsider, con l’unica eccezione del Belgio di “Ciro” Mertens, da tutti considerata come una possibile sorpresa.
Nessun credito, invece, per la nazionale di casa; la Russia aprirà i giochi oggi alle 17 ora italiana, nel match che la vedrà opposta all’Arabia Saudita. Il pronostico è tutto dalla loro parte e per i sauditi sembrano lontani i tempi di Saeed Al-Owairan, quando al mondiale seppero farsi valere anche contro squadre ben più titolate.
L’italia, dicevamo, resta a guardare. I disastri di Ventura hanno scoperchiato il Vaso di Pandora e chiarito che il ct era solo la punta dell’Iceberg; i problemi per la Federazione Azzurra partono da lontano e riguardano i mancati investimenti, il dominio dei calciatori stranieri nel nostro campionato ed una disaffezione preoccupante per la maglia della nazionale.
Proverà Roberto Mancini, le cui prime uscite sono sembrate incoraggianti, a sovvertire la tendenza.
Nel frattempo, non ci resta che guardare gli altri, con un pizzico di mal di stomaco, contendersi la Coppa del Mondo.
Per chi faranno il tifo gli italiani? Personalmente non saprei, anche se una sorpresa del Senegal di Koulibaly…