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“Il Professor Cenerentolo” di Leonardo Pieraccioni conquista le sale cinematografiche. Guarda la video intervista

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Acquisizione a schermo intero 14122015 213306.bmpAl cinema è in sala la commedia sotto l’albero di Leonardo Pieraccioni, il film di Natale 2015 del regista toscano è intitolato “Il professor Cenerentolo”. Il regista  pochi giorni fa ha fatto tappa anche a Napoli per presentare il suo nuovo film, distribuito dalla 01 Distribution.
La storia racconta di Umberto (Leonardo Pieraccioni) che per evitare il fallimento della sua disastrata ditta di costruzioni ha tentato insieme ad un dipendente (Massimo Ceccherini) un maldestro colpo in banca che gli ha fruttato però solo quattro anni di carcere! Ma se non altro, nella prigione di una bellissima isola italiana: Ventotene.
Adesso Umberto è a fine pena e lavora di giorno nella biblioteca del paese. Una sera, in carcere, durante un dibattito aperto al pubblico, conosce Morgana (Laura Chiatti), una donna affascinante, un po’ folle e un po’ bambina. Morgana crede che lui lavori nel carcere e che non sia un detenuto. Umberto, approfittando dell’equivoco, inizia a frequentarla durante l’orario di lavoro in biblioteca. Ma ogni giorno entro la mezzanotte, proprio come Cenerentola, deve rientrare di corsa nella struttura per evitare che il direttore del carcere (Flavio Insinna) scopra il tutto e gli revochi il permesso di lavoro in esterno.
Un film simpatico, dove metà della popolazione di Ventotene, carceraria e non, parla toscano o meno genericamente fiorentino. D’altronde, non poteva essere diversamente per un Pieraccioni che esce in sala nel pieno dell’era renziana, anche evocata e omaggiata in una battuta sul finale del film: quando, trovandosi di fronte a un energumeno che potrebbe fargli passare un brutto quarto d’ora, ma nato a Rignano sull’Arno, il protagonista gli risponde “Ah, come Renzi.”
Tante donne belle nel film: dalla Laura Chiatti dal 25% d’invalidità mentale e la sessualità solare e disinibita (ma anche figura angelicata, determinata e risolutrice, alla Boschi), a Lorena Cesarinifiglia, figlia di colore del direttore del carcere Flavio Insinna che è giovane e molto smart.
Grande ironia per il personaggio interpretato da Davide Marotta che fa da simpatica mascotte e non se la prende per le prese in giro un po’ pesanti e per le obese rumene figlie di ricettatori, destinate a fugaci e comici amplessi con uno scatenato Massimo Ceccherini. Ci sono i siciliani mafiosi  tra cui, Sergio Friscia, ma dal cuore d’oro e le guardie carcerarie che posson chiudere un occhio, perché suvvia, siamo italiani, siamo tutti sulla stessa barca, mica c’è da fare i gufi e spifferare tutto in giro.
Il professor Cenerentolo è stato definito un film maschile, anche se mai veramente machista, e incentrato sulla famiglia. Una commedia che ripercorre i temi dei film peraccioneschi, con tanto di morale ovvero, riconquistare l’amore e la stima della figlia che non ha più voglia di andarlo a trovare in galera, perché da brava 15enne si vergognava di lui, ma il nostro eroe saprà come farle cambiare opinione.