Il Napoli lascia anche l’Europa League e non con pochi rimpianti, visto che contro il Granada ha pagato cari tra andata e ritorno i tanti errori difensivi. Gli azzurri vincono la partita ma falliscono la rimonta, fermandosi al 2-1.
Gattuso è costretto dai tanti infortuni a passare alla difesa a tre e decide di giocare col rifinitore (stasera Zielinski) dietro gli attaccanti Politano e Insigne. Torna in panchina Mertens ma non ha molti minuti nelle gambe e infatti giocherà solo nell’ultima mezzzora. Pronti, partenza e gol per gli azzurri con Zielinski che dai sedici metri infila il portiere spagnolo. Il Napoli gioca con sapienza e non si fa prendere dalla foga, ma gli spagnoli non demordono e al 25’ Montoro sfrutta un’amnesia difensiva per battere Meret. Brutta mazzata per gli azzurri che ora dovrebbero segnare 3 gol per la qualificazione. Bisogna aspettare altri 10′ per rivedere il Napoli pericoloso con Insigne che colpisce la traversa. La partita si incattivisce e l’arbitro Siebert tirerà fuori parecchie volte il cartellino giallo. Il Napoli ha un’altra occasione sempre da calcio piazzato: Insigne mette lungo sul secondo palo, dove Maksimovic però la manda alto sulla traversa. Gattuso nel secondo tempo toglie un centrale difensivo (Maksimovic) inserendo Ghoulam e passa al 4-4-2 con Zielinski che diventa esterno destro. Napoli più intraprendente e su una palla profonda del mancino algerino appena entrato, Politano è lesto con un tocco a smarcare Elmas, ma il portiere spagnolo salva di piede. Il Napoli torna in vantaggio con Ruiz che di sinistro supera Silva. Ora Gattuso sembra crederci e inserisce Mertens, passando al 4-2-3-1 e con il belga la squadra ritrova profondità e un riferimento preciso davanti. Ancora Ruiz potrebbe fare doppietta, ma il suo destro non va mentre Zielinski strozza un sinistro e Ghoulam la mette quasi dentro direttamente da calcio d’angolo. Al Maradona il Granada festeggia mentre il Napoli non riesce ad uscire dal tunnel. Domenica il derby campano per ripartire.