Il cuore di Casoria per l’Ucraina parla Marianna Riccardi

Casoria può vantarsi del suo gran cuore. Lo dimostra la sentita partecipazione della comunità casoriana nell’accogliere chi, in questo momento, ha bisogno di trovare un angolo di luce dopo essere precipitato nel buio più profondo. Quelle con la gente ucraina iniziano ad essere vite che si intersecano con le nostre vite, in nome della pace, della convivenza, della speranza. Nel nome della solidarietà; la stessa che contraddistingue, sin dai suoi primi passi in politica, l’assessore alle politiche sociali, alle politiche giovanili, alle pari opportunità, Marianna Riccardi. Abbiamo avuto modo di incontrarla. La Riccardi, che può fregiarsi del titolo di primo vice sindaco donna della nostra città (lo è stata per la giunta dell’allora sindaco Pasquale Fuccio), è donna grintosa, dall’animo battagliero, il cui mantra è «raggiungere gli obiettivi prefissati per il bene della collettività, al di là dei colori politici», perché sa badare al sodo e lo sa fare con determinazione.
A conflitto scoppiato tra Russia e Ucraina, con il la dato da Ministero e Prefettura, si è messa in moto una macchina turbinosa guidata proprio dall’assessore Riccardi al fine di accogliere – per quanto possibile – donne e bambini dell’Ucraina. «Innanzitutto, una guerra del genere non può avere giustificazioni», e poi aggiunge «è allibente assistere a tutto questo scempio. La guerra è una barbarie, punto!».Ma tra le tante noti dolenti ce n’è una assai lieta «grazie al comune di Casoria che ha fornito alla prefettura un appartamento confiscato alla camorra, siamo riusciti ad arredarlo in tempi record. C’è un grande cordone di solidarietà. Tante persone hanno mostrato il loro gran cuore.», tante persone perbene che hanno donato beni di prima necessità, pasta, pane, scatolame, lenzuola, giocattoli, vestiti, e chi più ne ha più ne metta. Nello stabile, fornito di quattro camere da letto, di due servizi igienici, e di un ampio salone, sono state accolte cinque donne e tre dodicenni che «mostrano tanta dignità, sono donne davvero risolute, mai dome, dal coraggio sorprendente», ma «nei loro occhi ho visto tanta di quella tristezza che, a ripensarci, mi fa sentire davvero male».Non v’è solo accoglienza, il progetto nasce anche per l’integrazione, «l’idea è quella di integrare il più possibile queste persone, partendo dal mondo del lavoro. Insieme all’ASL, alla protezione civile, alla polizia locale, e ai servizi sociali, ci impegneremo per farle ottenere la cittadinanza quantomeno temporanea; insomma c’è da intraprendere un iter straordinario».
Per chi desiderasse dare una mano, ed ancora non l’ha fatto, «basta andare sul sito del comune di Casoria, cliccare su “Casoria for Ucraina” e compilare il form online e quindi aderire all’appello per aiutare, secondo le proprie disponibilità, la popolazione ucraina», tra le altre si ricercano insegnanti di italiano «proprio su richiesta di queste donne che hanno voglia di imparare la nostra lingua».
La tarantolata vicenda ucraina non è la sola che la coinvolge. Un altro suo tema centrale è la campagna di sensibilizzazione per finanziare la ricerca contro il neuroblastoma, attraverso vari eventi coadiuvati dall’associazione circense “RENA NERA” di Marcello Giuliano, «l’unico modo per affrontare e cercare di debellare una malattia è la ricerca, lo abbiamo compreso durante la pandemia (da COVID-19, ndr) quanto sia una pedina fondamentale», precisa, e poi aggiunge «da settembre 2021, è nata anche la Consulta dei disabili, di cui faccio parte».Un assist per chiederle delucidazioni sulla questione, divenuta dibattito in questi giorni, dei controlli dei posti riservati ai disabili, che cogliamo al volo: «il sostare o parcheggiare nei posti riservati ai disabili, senza averne i requisiti, è diventata ormai una vera e propria piaga sociale. Intensificheremo i controlli in tal senso, ovviando alla penuria di personale nella polizia locale, coinvolgendo – grazie al progetto P.U.C. (“Progetto Utilità Collettiva) – i percettori del reddito di cittadinanza nell’assistenza civica. Saranno anche loro a girare per il territorio per far rispettare le regole».


Pubblicato

in

da