Tra qualche giorno, dopo la pausa delle Nazionali, riparte il campionato di serie A. In questi giorni a tenere banco è stato il “caso” riguardante l’allenatore del Napoli, che dopo aver partecipato alla due giorni di Nyon in occasione del meeting degli allenatori delle squadre europee, si è recato direttamente a Liverpool per stare vicino alla famiglia, in concomitanza del fatto che non c’erano partite all’orizzonte; scelta a parer mio legittima e condivisibile. Il tecnico spagnolo ha affidato la direzione degli allenamenti al suo vice Fabio Pecchia, dove rientrerà dal suo soggiorno d’Oltremanica giovedì prossimo per preparare il match casalingo col Chievo. Questa notizia è stato e sarà fin quando non rientra, oggetto di discussione, nel quale si sta cercando in tutti i modi di strumentalizzare i motivi per cui si sia allontanato temporaneamente Benitez; chi parla di fuga, di attrito con De Laurentiis, divergenze di opinioni, addirittura si è arrivati a parlare di rottura! Parole e discorsi privi di fondamento non riscontrabili nella realtà dei fatti, a testimonianza di ciò, è stato proprio il Napoli a spegnere sul nascere qualsiasi voce in capitolo attraverso una nota sul sito ufficiale del club: “leggere e sentire che ci siano problemi con il nostro allenatore Benitez, non solo è falso ma ardir poco ridicolo”. Come non dare atto e ragione a Benitez che tempo or sono disse testuali parole: “nel calcio costruire richiede tempo e sacrificio, distruggere è un attimo”. In Italia si vive un calcio malato, dove basta poco per far crollare qualsiasi cosa, quando si vince tutti buoni, quando si perde tutti sott’accusa; in queste circostanze a pagarne le conseguenze sono società in primis e guida tecnica dopo. Non si consente ad un allenatore di lavorare che subito è bersagliato da tifosi e giornalisti, alimentando tensioni inutili.

Il “caso” Benitez. Il Napoli smentisce la rottura.
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