I 50 anni di sacerdozio per Nunzio D’Elia

di Maria D’Anna– Celebrazione solenne nella basilica di San Mauro a Casoria per i cinquant’anni di sacerdozio di Nunzio D’ Elia, parroco per oltre vent’anni della comunità di San Paolo raccogliendo l’ eredità spirituale del suo predecessore Arcangelo Paone, prematuramente scomparso. Nato a Casoria nel 1945, è stato ordinato sacerdote il 29 marzo 1972. È stato anche docente di teologia liturgica, nonché direttore dell’ Istituto Superiore di Scienze Religiose di Napoli, presidente del Tribunale Ecclesiastico Regionale della Campania, postulatore delle cause dei santi, in particolare quella di Giulia Salzano. La cerimonia è stata presieduta da Sua Eccellenza monsignor Domenico Battaglia, arcivescovo di Napoli, alla presenza di una folta rappresentanza del clero cittadino, tra cui il preposito della basilica teatro della cerimonia don Mauro Zurro, di rappresentanti dell’ Amministrazione Comunale e della Polizia Municipale cittadine, oltre ad una folla di fedeli che ha gremito la basilica. Nella sua omelia, che è stata molto sentita e densa di contenuti, don Mimmo ha ringraziato Dio per il mistero della bellezza del sacerdozio ed ha invitato a pregare per la pace. L’ amore, ha affermato, è il centro della scelta del sacerdozio e della missione a cui chiama, amore che da’ il senso alle fatiche connesse a questo ministero, nello svolgere il quale bisogna mettere al centro non se’ stessi ma Cristo, come dovrebbe fare ogni credente in Lui, perché senza Dio non c’è vita, e se c’è non ha pienamente senso. Possiamo fidarci di Dio, ha proseguito, perché ci accompagna sempre, non ci fa mai sentire soli, è la forza della nostra vita, quindi dobbiamo riporre ogni fiducia in Lui e non nelle nostre capacità. “ Non si diventa preti una volta per tutte” sono state le sue parole “ma ogni giorno. Dio quotidianamente si dona a noi, che dobbiamo abbandonarci a Lui con umiltà. È Lui che ha scelto noi, non il contrario. E noi siamo chiamati a farci strumenti nelle Sue mani ed essere felici di appartenere a Lui”. La vita a volte è costellata di prove, solitudine, sofferenza, fatica, dolore. “ Anche in questi momenti” ha rassicurato “Dio ci accanto, non siamo soli, dobbiamo continuare a fidarci.” E anche quando sembra che non sia possibile fare la Sua volontà, dobbiamo credere in lui senza aver paura, ed in Lui troviamo forza e sicurezza. “ Lasciamoci guidare dalla tenerezza di Dio, dal Suo sguardo, dalla Sua forza, che illumina e riempie la nostra vita se apriamo il cuore alla speranza che Egli ci dona largamente.” Ha invitato a considerare la Chiesa come madre ed a vivere l’esistenza quotidiana come un ringraziamento a Dio, anche quando non tutto va per il verso giusto, anche di fronte alle fatiche, le contraddizioni, gli sbagli, la sofferenza propria e degli altri. “È bellissimo essere prete” ha esclamato, esprimendo gratitudine a Nunzio D’ Elia per quanto ha fatto per la Chiesa è la città di Casoria. “Abbiamo bisogno dì cristiani autentici” ha concluso la sua bellissima omelia “sovversivi, controcorrente per amore di Dio, che vivano il Vangelo ed abbiano sempre la forza di perdonare per poter godere del perdono di Dio.” Prima della conclusione del rito religioso proprio Nunzio D’ Elia ha preso la parola rendendo grazie a Dio per il dono del sacerdozio. “ Dobbiamo essere contenti di essere di Cristo” ha aggiunto poi, ringraziando tutti i presenti. È stata infine letta la benedizione inviata da Papa Francesco, e le ultime parole sono stati ancora affidate a don Mimmo, che ha chiesto a tutti di pregare per lui


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