Galleria Marconi devastata: Zona nera per Casoria.

Di Gianni Bianco – Un tempo, posso dire tanti anni fa, la Galleria Marconi era l’Upim. Prima dell’Euromercato  Casoria aveva i suoi punti di ritrovo, dei  commerciali quello era il più frequentato. La Galleria Marconi  era anche e soprattutto un punto di incontro per tanti ragazzi e ragazze. Io stesso  ho frequentavo assiduamente quel luogo, insieme ai tanti amici di Casoria e non. Come era differente allora la città dei Santi: luminosa, solare, vivace, un fermento continuo ne animava la società. I casoriani doc e coloro che da altre realtà, da Napoli ai comuni limitrofi frequentavano la Galleria Marconi, ci incontravamo per parlare di musica, di politica, del calcio, soprattutto incontrarsi. Quanti amori sono nati e andati via in quello spigolo di vita che per anni ha rappresentato qualcosa di profondo nel legame tra Casoria e i suoi giovani. Anche quando la Upim chiuse i battenti, la Galleria Marconi seppe rinnovarsi e rigenerarsi, ancora oggi un punto di riferimento per i suoi negozi e le attività presenti. A guardare oggi le foto della devastazione un dolore sale al cuore, come se qualcosa di personale fosse stato deturpato. Oggi è lunedì 7 dicembre, il primo di una Zona arancione che doveva alleviare il conto amaro per i commercianti di un 2020 da dimenticare. La pista estorsione è la prima a cui pensare ed è giusto che chi se ne sia macchiato di questo delitto, se arrestato, marcisca in galera, come spesso non accade purtroppo. Mi auguro che non siano altri i motivi, magari accidentale, ma l’esplosione, toglie quasi ogni dubbio. Dispiace, dispiace per gli abitanti del condominio che avranno vissuto uno spavento enorme e soprattutto per i commercianti della Gallerie. Altro che Zona gialla, Zona arancio o Zona rossa, per loro sarà Zona nera, proprio in questi quindici giorni che le attività commerciali potevano recuperare risorse. Casoria è in declino e anche questo evento è un altro tassello di un dramma che sembra inarrestabile. Spero ci sia ancora tempo per risollevare la testa e invertire il trend negativo. Il Covid ha riportato indietro le lancette del tempo al secondo conflitto mondiale, nessuna certezza per ricchi, siamo tutti poveri. L’esplosione di stanotte serva soprattutto a risvegliare le coscienze da troppo tempo sopite da una comunità rassegnata ma soprattutto di una classe dirigente svogliata e incapace di correre dietro al tempo. Parta la rinascita della Galleria Marconi e soprattutto la solidarietà nei confronti degli operatori commerciali, ne hanno bisogno  un problema economico per i commercianti, per tanti altri di coscienza. Un Natale duro, difficile, di povertà e sacrifici  ma pur sempre Natale. Forse il Natale quello che maggiormente ci avvicina ad una mangiatoia, alla nascita del più grande uomo della storia dell’umanità. Un uomo nato in povertà, tra l’amore del padre e della madre e il calore di una umanità che da Duemila anni a questa parte non ha fatto mai mancare la sua fede.

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