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Fondi per il sud: paradossalmente sempre poco utilizzati

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Tutti conosciamo l’esistenza dei fondi Europei stanziati per le opere di riqualificazione e sviluppo dei vari paesi ma ,con grande rammarico,bisogna sottolineare che siamo di fronte ad una situazione veramente allarmante tra spese programmate e quelle effettivamente realizzate.

Anche l’ultimo dato del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione mostra, infatti tutta la difficoltà della Pubblica Amministrazione nella progettazione e nella gestione delle gare.

Il FSC è il fondo nazionale che deve garantire risorse finanziarie aggiuntive per obiettivi di riequilibrio economico e sociale,con una quota minima di utilizzo dell’80% a favore del Mezzogiono ma,a differenza dei fondi della UE, non è sottoposto ad alcun vincolo che imponga dei tempi di spesa.

Il monitoraggio effettuato dalla Ragioneria dello Stato,aggiornato al 31 ottobre 2018,segnala pagamenti per appena l’1,5% delle risorse programmate(492 milioni su 32,1 miliardi).

Insomma,tra risorse  ripartite dal CIPE per diverse aree tematiche e risorse ancora da assegnare o programmare la dotazione totale ammonterebbe a ben 59,8 miliardi per il periodo dal 2014-2020.

Importanti sono i patti per lo sviluppo sottoscritti nel 2016 con i quali al dotazione de Fsc fu ripartita in 13,4 miliardi per il Sud e circa 900 milioni per le regioni del Nord.

I progetti finanziati riguardano per il 40% il settore trasporti e infrastrutture ,per il 27% l’ambiente e per la parte restante aree come inclusione sociale,ricerca e istruzione.

Progetti già conclusi sono: l’ intervento per la circonvallazione di Palermo,il risanamento idrogeologico in provincia di Teramo e la manutenzione straordinaria di alcune scuole in Sardegna.

Ci sono ,però ,21 miliardi residui nel bilancio dello Stato, non utilizzati.

I diversi governi succedutisi hanno alimentato periodicamente l’Fsc 2014-2020 con nuove risorse ma nel frattempo rilasciavano le autorizzazioni <<a rallentatore>>. Il meccanismo si è di fatto ripetuto con l’ultima manovra. Infine ,bisogna ancora aggiungere che il d.lg 88 del 2011 vincola l’utilizzo delle risorse del Fondo al finanziamento di progetti strategici e di rilievo nazionale ,interregionale e regionale.